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Tutto il disprezzo di Monti: "La politica mi imbratta"

Il Professore sale in cattedra all'Ecofin: "L'Europa non ha bisogno di essere imbrattata da politici nazionali che danno le responsabilità ad altri"

Andrea Tempestini
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Mario Monti parla all'Ecofin di Bruxelles e illustra il piano di misure, ovvero la stangata, che si abbatterà sull'Italia il prossimo lunedì. Il pacchetto di misure sarà varato nel Consiglio dei Ministri che aprirà la prossima settimana. Tra una battuta e l'altra, tra una riflessione sugli eurobond e una carezza all'asse franco-tedesco al quale è "meglio restare vicini", dopo aver spiegato che le riforme sono necessarie e urgentissime, il Professore di Varese sale in cattedra. Singolare l'invito rivolto da Monti ai colleghi dell'Eurogruppo, dove era presente in veste di ministro dell'Economia, ruolo che ricopre nel nuovo esecutivo tencico al pari di quello di presidente del Consiglio. "L'Europa - ha tuonato Monti - non ha bisogno di essere imbrattata sul piano della comunicazione da politici nazionali che trovano comodo dare la responsabilità ad altri". Monti, con queste poche, dure, parole, sferra un deciso attacco alla politica, a quella stessa politica che gli ha permesso e consentito di prendere la guida dell'Italia, a quella stessa politica europea che, malcelandosi, ha spinto furiosamente per portarlo a Palazzo Chigi per sostituire Silvio Berlusconi. Bricolo: "Riferisca in aula" - Monti era già stato attaccato per aver avuto come unico interlocutore l'Europa, piuttosto che il Parlamento italiano, nell'esporre le misure che ha in cantiere per il Paese. Una richiesta di chiarimenti è arrivata ancora da Federico Bricolo, presidente della Lega Nord in Senato: "Il Parlamento non può rimanere ancora all'oscuro sull'operato del governo: le Camere continuano a essere snobbate dal presidente del Consiglio che si limita a comunicare solo attraverso cofereneze stampa, magari all'estero". E lo stesso presidente del Consiglio ha pensato anche di attaccare direttamente la politica, ovviamente da Bruxelles. "Allo stesso tempo - ha proseguito Bricolo - il Parlamento non può rimanere inattivo in un momento così difficile per il Paese". La difesa di Monti - Monti, da par suo, da Bruxells ha voluto precisare che sulle misure che verranno varate dal governo "alla Ue sono stati forniti meno dettagli che al Parlamento". Una circostanza dubbia, poiché la Merkel la scorsa settimana definì il pacchetto di misure "impressionante". Inoltre il premier ha reso noto che riferirà in aula al Senato sui provvedimenti anti-crisi "al termine degli incontri che sta avendo a livello europeo", e quindi sicuramente dopo il 9 dicembre, giorno in cui è stato fissato il Consiglio europeo.

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