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Conquistatori Lega Nord a caccia della Rai Ora che sono all'opposizione vogliono il Cda

I padani puntano a ottenere tre consiglieri e la presidenza con la legge Gasparri

Andrea Tempestini
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La Lega Nord di lotta comincia a prenderci gusto.Sì, vabbè, da Castelli a Reguzzoni, sono in molti nel Carroccio a dichiarare di «non farne una questione di poltrone»; ma dopo la richiesta della presidenza di Copasir, Camera, e principali commissioni di garanzia, oggi da via Bellerio si pensa a ribaltare il cda Rai. La Lega è all'opposizione? Allora, secondo la mitica Gasparri potrebbe ottenere molti vantaggi. In primis la presidenza della Rai. Il presidente viene votato dai 2/3 della commissione parlamentare e deve essere “di garanzia” ossia voluto dall'opposizione e accettato dalla maggioranza. Ora, la Lega, all'improvviso, s'è ritrovata all'opposizione mentre il Pd è nella maggioranza di governo. Sicchè l'idea che sfrigola nella testa del Carroccio (che, allo stato attuale, ha solo un consigliere Rai, la Bianchi Clerici) è la soluzione evocata dalla legge Gasparri. Legge secondo cui la Vigilanza nomina, altresì, 7 consiglieri su 9: 4 spettano alla maggioranza, 3 all'opposizione. E la Lega vorrebbe anche quei tre. Più il presidente. Tre più uno, il presidente. Il cui voto, però, vale doppio in caso di parità. Certo, accade raramente, un'ipotesi di scuola: l'ultima volta si è verificato nel caso di Rainet. Ma, impazzisse, dissentisse o fosse assente per qualsiasi motivo un consigliere di maggioranza, la Lega potrebbe fare saltare il banco. Questo, teoricamente (ma neanche tanto poi). In più, c'è la faccenda della stessa commissione Vigilanza. Attualmente in Vigilanza vi la situazione è di sostanziale parità, 20 a 20, tra l'ex centro-destra e l'ex opposizione, situazione che complica la vicenda. E la Lega rivendica la presidenza pure qui.. Si paventano, perciò, casini inenarrabili. Anche perchè la Gasparri che riserva all'azionista, (ovvero al Tesoro,  Monti se manterrà l'interim oppure al nuovo ministro dell'Economia) la nomina dell'ottavo consigliere non è prassi come nel caso del Copasir. Trattasi di legge vera e propria, che applicata porterebbe al blocco del cda la cui naturale scadenza, dopo l'approvazione del bilancio 2011sarà nel marzo/aprile 2012. Alchè, per il cambio della governance si profilano tre ipotesi. La prima: prorogatio, si continua così. La seconda: il rinnovo cda con l'attuale Gasparri. La terza, più difficile: un cambiamento delle regole di nomina, ad esempio con la figura dell'amministratore delegato (su cui c'è un'idea di intesa  tra i maggiori partiti), magari inserendole in un provvedimento come fu in passato il “salva-Rai”, in caso di forte difficoltà dell'azienda. E per la Rai che ha l'incubo di  300 milioni di debito, la difficoltà è parecchia. Figurarsi con la Lega... di Francesco Specchia

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