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Creato virus che può uccidere metà popolazione del mondo

All'Università di Rotterdam hanno creato la variante dell'aviaria in grado di scatenare una pandemia planetaria. Infuria la polemica

Andrea Tempestini
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In un'università olandese, all'Erasmus Medical Centre di Rotterdam per la precisione, si sono dilettati a produrre una devastante variazione sul tema dell'influenza aviaria H5N1, in grado di contagiare con semplicità milioni di persone e di scatenare una pandemia. Il pool di scienziati, al cui capo c'è il virologo Ron Foucher, hanno scoperto che sono sufficienti cinque variazioni genetiche per trasformare il virus dell'aviaria in un agente patogeno talmente contagioso da poter uccidere metà della popolazione mondiale (ad oggi, l'H5N1 ha mietuto 500 vittime nel globo). L'elevata capacità di diffusione è stata dimostrata in esperimenti condotti sui furetti, che hanno un sistema di respirazione che funziona secondo dinamiche molto simili a quelle dell'essere umana. La polemica - Dopo la notizia della scoperta si è sviluppato il dibattito: è corretto pubblicare la ricerca? A detta di molti scienziati renderla pubblica significherebbe mettere in mano di qualche irresponsabile una vera e propria arma biologica. In particolare, negli Stati Uniti, le polemiche sono infuocate. Thomas Inglesby, eseprto di bioterrorismo e direttore del Centro per la Biosicurezza dell'Università di Pittsburgh, per esempio è tranchant: "E' solo una cattiva idea quella di trasformare un virus letale in un virus letale e altamente contagioso. E' un'altra cattiva idea quella di pubblicare i risultati delle ricerche che altri potrebbero copiare".

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