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Rea, Parolisi resta in carcere Cassazione non crede a prova

Omicidio Melania, la prima sezione penale respinge la richiesta del marito. Non regge la tesi della "manica corta"

Giulio Bucchi
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Salvatore Parolisi, accusato dell'omicidio della moglie Melania Rea, resta in carcere. Lo ha stabilito la prima sezione penale della Cassazione respingendo il ricorso presentato dalla difesa del caporal maggiore che chiedeva di ribaltare l'ordinanza del Tribunale del Riesame dell'Aquila dello scorso 23 agosto. La difesa di Parolisi, rappresentata da Valter Biscotti, puntava molto su una prova che, a suo dire, avrebbe scagionato il caporal maggiore accusato di aver ucciso lo scorso 18 aprile la moglie nel bosco di Ripa di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo. In pratica, secondo la difesa di Parolisi, l'uomo non avrebbe ucciso perché quel giorno indossava una maglia a maniche corte mentre le indagini hanno refertato sulla coscia destra di Melania una striscia di sangue che sarebbe stata lasciata da un polsino di un indumento a manica lunga con zigrinature. Una tesi difensiva che la Cassazione bocciando il ricorso non ha condiviso.

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