Ex Milan Mancini condannato: due anni e 8 mesi per stupro
L'ex calciatore di Roma, Inter e rossoneri colpevole di violenza sessuale su una modella brasiliana dopo un party a Milano
Amantino Mancini è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per vuilenza sessuale e lesioni personale aggravate nei confronti di una modella, nella notte tra l'8 e il 9 dicembre 2010 a Milano. Il 31enne ex calciatore di Roma, Inter e Milan si è visto scontare di un terzo la pena perché ricorso al rito abbreviato. Il giudice per l'udienza preliminare Laura Anna Marchiondelli ha inoltre condannato a 10 mesi di carcere per favoreggiamento Geraldo Eugenio Do Nascimento, un connazionale del calciatore che nei giorni successivi al presunto stupro avrebbe cercato di persuadere la modella a ritirare la querela. Il fatto - Mancini, oggi in forza all'Atletico Mineiro, avrebbe aggredito J. B. B., 29 anni, dopo averla conosciuta a una festa in un ristorante in zona Porta Genova organizzata da Ronaldinho con una cinquantina di persone. A fine serata, Ronaldinho e alcuni amici si sono trasferiti nella villa dell'ex milanista a Galliate Lombardo, mentre Mancini si è offerto di riaccompagnare a casa la 29enne, che aveva bevuto troppa tequila e non si sentiva bene. In base a quanto ricostruito dal pubblico ministero Elio Ramondini, il calciatore l'ha condotta nel suo appartamento, dove l'avrebbe violentata mentre era ubriaca e semi incosciente. La 29enne lo ha denunciato il giorno successivo al Servizio violenza sessuale della Mangiagalli, dove le sono state inoltre certificate le escoriazioni che sono costate al calciatore la condanna anche per lesioni. La testimonianza - "Al mattino mi ha buttato sotto la doccia, mi ha dato 50 euro per un taxi e mi ha mandato a casa", ha raccontato J. B. B. nella denuncia. E nel corso del mese successivo, sarebbe stata avvicinata in diverse occasioni da Do Nascimento, 57 anni, che voleva convincerla a ritirare le accuse. Il tutto, si legge nel capo di imputazione, "prospettandole in alternativa la rovina della sua vita a opera dell'interessamento morboso della stampa". Il 57enne avrebbe inoltre insistito per conoscere il contenuto della denuncia ai carabinieri, a cui la donna ha inoltre dichiarato di aver ricevuto un'offerta di denaro per ritrattare le accuse. Quindi, con uno stratagemma, avrebbe fatto in modo che Mancini la incontrasse, per dirle che il loro era stato un rapporto sessuale consenziente e che lei era sempre stata cosciente. Infine, avrebbe cercato di accedere alla banca dati della polizia, per ottenere informazioni sulla 29enne, attraverso un appartenente alle forze dell'ordine su cui sono in corso accertamenti.