Sulle misure regna l'incertezza ma Monti perde altro tempo
Premier e governo indecisi sulla manovra da varare al più presto. Questa sera Consiglio dei ministri alle 19: pronti i sottosegretari
C'è ancora molta incertezza sulle misure correttive che il governo deve varare con urgenza. Secondo fonti dell'esecutivo ci sarà di certo un decereto legge ma la decretazione d'urgenza potrebbe essere duplice. Anche l'entità della manovra non ha ancora sembianze definite: è compresa tra in una forbice che va da 15 a 20 miliardi di euro a seconda delle scelte definitive sui proveddimenti che verranno adottati. Un peso decisivo sulle decisioni finali spetta agli incontri che il premier Mario Monti, nelle prossime ore, terrà con i leader delle principali forze politiche che sostengono il suo esecutivo. Così come ha confermato lo stesso segretario del Pdl, Angelino Alfano ieri in giornata: "Mi ha chiamato Monti e con garbo e cortesia mi ha detto di aver tirato giù le linee guida del programma economico del governo". Per poi aggiungere: "Lo stesso Monti mi ha anche detto: prima di mandarle in Consiglio dei ministri gradirei parlare con te, con Casini, con Bersani e con quanti sostengono il governo, separatamente, per concordare i punti di intesa e di dissenso". E infatti il metodo di lavoro nelle prossime ore dovrebbe esser proprio quello dettato dal confronto. Una consultazione con le forze politiche, rappresentate dai segretari, per un confronto preventivo sulle singole misure, probabilmente con un carattere informale e di cortesia. Non è immaginabile che il presidente del Consiglio, nella fase attuale, attribuisca un potere di veto ai singoli. Il rischio è che in questo modo si perda ancora tempo, è per questo che il presidente del Consiglio preme affinchè il confronto sia il più costruttivo possibile: sia per arrivare alla definizione di misure che producano meno scontento fra i partiti, sia per eventualmente trovare un punto di equilibrio fra diverse esigenze. Nell'attesa, questa sera alle 19 il consiglio dei ministri si riunirà pe rendere noti i nomi dei sottosegretari, tutti tecnici. Un passo avanti, seppur minimo.