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Il patto segreto "Merkozy" per fregare Italia e Monti

Merkel e Sarkozy hanno un piano: cambiare il trattato di stabilità europeo senza consultare gli altri paesi. Stretta sulle nazioni in difficoltà

Giulio Bucchi
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Chi aveva parlato di patti trilaterali tra Germania, Francia e Italia per salvare euro ed Europa dovrà rassegnarci. Angela Merkel e Nicolas Sarkozy vogliono fare tutto da soli, con o senza Berlusconi (che fino a due settimane fa sembrava l'unico ostacolo tra l'Italia e la salvezza), con o senza Mario Monti (di contro, l'uomo giusto per la mission impossible). Le indiscrezioni trapelate sui giornali tedeschi dopo il vertice di Strasburgo parlano di negoziati privatissimi tra Berlino e Parigi per modificare i Trattati europei. Un accordo bilaterale Germania-Francia che, in tempi di crisi senza precedenti per il Vecchio continente, farebbe pensare a una sorta di Anno Zero, una rifondazione dell'Unione europea dal punto di vista finanziario. L'edizione online della Bild mette la pulce nell'orecchio, tutti gli altri ascoltano. Perché c'è il rischio, concreto, di una Europa di serie A e una di B, con Italia e Spagna relegate nella seconda categoria. Questo perché la Bundesbank avrebbe sì dato il via libera agli eurobond (come chiedeva Monti), ma a patto che Francoforte possa avere un cotnrollo rigidissimo sui bilanci e le politiche economiche dei singoli paesi. In questo caso, l'Italia sarebbe in posizione di clamoroso svantaggio anche perché per ora il governo è al palo. Il premier ha annunciato "a giorni le misure anti-crisi", ma come sottolinea il Financial Times, quelle misure "sono ancora avvolte nella nebbia". Comandano i Merkozy - Il giorno della verità sarà il 9 dicembre, quando a Bruxelles ci sarà il decisivo vertice tra i leader europei. In quell'occasione, fa sapere una nota del governo tedesco, "Francia e Germania presenteranno proposte comuni, in linea e in contatto con quelle attese dal presidente dell'esecutivo europeo, Herman van Rompuy". Merkozy, sempre più guida bicefala dell'Europa, puntano all'adozione di un nuovo Trattato di stabilità entro gennaio 2012, per tamponare il nervosismo dei mercati e la pressione sui titoli di stato. Un trattato che, sottolineano siti e agenzie tedesche, rischia di scavalcare direttamente i vertici dell'Unione e le teste dei paesi più in difficoltà: a decidere saranno Angela e Nicolas. Con buona pace del professor Monti.

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