Pausini sfida spavalda la Cabala Ma era meglio di no...
Selvaggia Lucarelli: "Look, liti e manie: la Laura della porta accanto è soltanto un ricordo"
Premessa necessaria: io, la cabala, nella classifica delle cose più credibili dell'universo, l'ho sempre collocata sul podio assieme alle creme antismagliature e al talento drammatico di Gabriel Garko. Da un po' di tempo a questa parte, ho iniziato seriamente a rivedere la mia posizione in proposito e lo devo a Laura Pausini. Laura Pausini, l'ha sfidata spavalda, la cabala. Mancavano ancora mesi all'alba del temuto 11-11-2011 e i Maghi Otelma dell'ultima ora erano già lì a gufare profetizzando rovinose cadute di asteroidi sul pianeta Terra e a rammentarci che l'undici settembre, l'undici marzo e il terremoto in Giappone nel 2011 non sono altro che la prova inconfutabile del fatto che l'undici porta clamorosamente sfiga. La data fatidica è arrivata e in effetti, sulla Terra non è caduto un bel niente. Nessun segno. Nessun episodio dal sapore simbolico. Neppure un asteroide di modeste dimensioni sul garage di Scilipoti. Nel frattempo però, Laura Pausini decideva di fare uscire il suo nuovo album, dopo due anni di assenza dalle scene, proprio l'11-11-2011. L'undicesimo album di inediti, per la precisione. Il numero undici E tanto per ribadire il concetto che lei è superstiziosa quanto casa Cavalli è minimal, aveva inaugurato il suo nuovo sito l'11 gennaio, dando disposizione di cambiargli grafica ogni 11 del mese. Infine, ha programmato undici date prima del tour mondiale. Non l'avesse mai fatto, l'impavida romagnola. Chiamatelo pure caso, fatto sta che il suo ritorno sulle scene è stato costellato da una tale serie di fatti disgraziati che io, fossi stata al posto suo, l'avrei presi come un suggerimento karmico e sarei tornata in Romagna a fare il ripieno per i tortelli. E allora facciamo così, vado a riassumere l'intricata faccenda, che a tratti ha le tinte variopinte della soap e a tratti quelle cupe di una spy story, in otto punti chiave: 1) a settembre Laura licenzia in tronco il suo chitarrista storico Gabriele Fersini (dopo undici anni di collaborazione, manco a dirlo). E non lo licenzia perché lui, a 41 anni suonati, continua a farsi le meches come Maria Teresa Ruta, ma per ragioni oscure. C'è chi giura che Fersini dava fastidio all'altro chitarrista di Laura, che poi è anche il suo fidanzato in carica Paolo Carta, perché troppo talentuoso e troppo primadonna sul palco. C'è chi dice invece che Fersini, sulla sua bacheca facebook, aveva postato il video di una canzone di Frida che tanto, troppo somigliava al nuovo singolo della Pausini quasi a voler buttar lì l'idea di plagio. Risultato: Laura l'aveva saputo, Fersini aveva cancellato il post dalla sua bacheca in tutta fretta ma a quel punto Laura gli avrebbe dato il benservito. 2) Fatto sta che da quel momento, il sorriso rassicurante di Laura che evoca birra e piadina sul lungomare di Riccione, si trasforma in un ghigno. I primi a voltarle le spalle sono alcuni suoi fan storici. La accusano, sul forum ufficiale, di essere cambiata. Di essere succube del fidanzato che era invidioso di Fersini come una sciacquetta qualunque delle extension di Belen. Di essere diventata arrogante. Lei, in tutta risposta, banna una settantina di contestatori e da quel momento, nel suo fan club, alcuni contestatori abbandonano quei lidi virtuali per protesta. Era dai tempi dello scisma anglicano che non c'erano ‘ste spaccature. 3) Come accennavo prima, l'intro del primo singolo del nuovo album, Benvenuto, somiglia in maniera imbarazzante a I know ther's something going on, un pezzo che Frida degli Abba incise da solista nell'82. Qualcuno se ne accorge. E c'è l'ennesimo, scarognato paradosso: l'album della Pausini si intitola Inedito e il primo singolo uscito, Benvenuto, è un sospetto plagio. 4) Benvenuto tra l'altro, a volerla dire proprio tutta, è anche una discreta ciofeca di canzone, roba che piuttosto io mi scarico sull'ipod tutto il repertorio musicale di Nico e i gabbiani, ma questa è un'altra storia. 5) Lo staff della Pausini denuncia alla Finanza la presenza in rete di alcuni brani dell'ultimo album diffusi illegalmente su Internet prima dell'uscita ufficiale nei negozi. Inutile dire che i sospetti ricadono sul Fersini, il quale in questo periodo, è per ovvie ragioni ritenuto dall'entourage della cantante anche colpevole della repressione russa in Cecenia, dei problemi di spread, ritenzione idrica e penuria idrica in Basilicata. 6) Da questo momento tra Fersini e la Pausini volano colpi bassi. Roba che Albano e Romina al confronto rischiano di risposarsi a Las Vegas entro Natale. L'ultimo, per la cronaca, è un sinistro post su facebook di Fersini del 16 novembre: “Chissà quanto rideranno ancora coloro che hanno fatto gli splendidi evitando le tasse”. Non si sa a chi si riferisse ma il dubbio è lecito. Amori e linea 7) Laura fa la sua immancabile ospitata a C'è posta per te tra storie lacrimose ma a ben pensarci, la vita sentimentale della Pausini, di mieloso ha ben poco. S'è fidanzata col suo manager, poi col produttore e poi col chitarrista (che per Laura mollò moglie e figli, tra l'altro). Insomma, più Brooke Logan che una Winx. 8) Infine, Laura ha da sempre qualche chilo in più. Ma nelle interviste sdrammatizza sempre. Dice recentemente a Vanity fair che è solidale con la Incontrada che si era sentita discriminata per i chili di troppo accumulati in gravidanza. Una di noi, insomma. Poi chi scrive scopre che quell'apprezzabile spazio dedicato alle donne morbide su Vogue denominato Vogue Curvy le chiede un'intervista e il suo ufficio stampa risponde con un secco: “No grazie, spazio non idoneo alla nostra assistita”. Insomma, la sensazione è che dietro ai recenti accadimenti, non ci sia solo un problema di cabala avversa, ma di una star che è sempre sembrata la ragazza della porta accanto e forse, con gli anni, è finita per diventare quella con la villa di fronte. E la sensazione è che il The best of di Laura Pausini debba ancora venire. di Selvaggia Lucarelli