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La Merkel s'è svegliata adesso: "Se crolla l'Italia, crolla l'euro"

Palazzo Chigi rende note le preoccupazioni della cancelliera a Strasburgo: "Sarebbe la fine del processo d'integrazione"

Giulio Bucchi
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Finalmente l'ha capito anche Angela Merkel: "Se crolla l'Italia, crolla anche l'euro". Una combinazione inevitabile che fino a ieri la cancelliera tedesca ha sempre fatto finta di ignorare, forte di una Germania dominante e degli altri Paesi (Francia in testa) non in grado di dirigere i giochi. Quella frase, però, fa capire come ora la situazione stia sfuggendo di mano anche a Berlino. Lo rivela il comunicato ufficiale di Palazzo Chigi all'indomani del vertice a tre di Strasburgo tra Merkel, Sarkozy e Mario Monti. Piena fiducia nel premier italiano e nel suo governo - si legge -, con Sarkozy e Merkel che hanno ribadito il sostegno all'Italia, dicendosi consapevoli che un suo crollo porterebbe inevitabilmente alla fine dell'euro, provocando uno stallo del processo di integrazione europea dalle conseguenze imprevedibili. Convenevoli europei - L'incontro tripartito - spiega ancora la nota di palazzo Chigi - ha segnato un caloroso benvenuto al nuovo presidente del Consiglio italiano, una esplicita soddisfazione per la rinnovata partecipazione italiana e la convinzione dell'impegno, da parte del terzo Paese più importante nella Ue, nello sforzo comune volto a trovare soluzioni alla grave crisi finanziaria ed economica della zona euro. La discussione ha toccato brevemente la situazione italiana. Il presidente Monti ha sottolineato che l'Italia ha dimostrato nel suo recente passato di aver compiuto progressi significativi in materia di consolidamento fiscale, mentre l'impegno a rendere tale consolidamento sostenibile sarà attuato in tempi rapidi attraverso misure di impulso alla crescita.

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