Ue: Premier di Camillo e Peppone
Il commissario europeo Olli Rehn fa campagna elettorale per il premier: urgente rilancia la crescita con riforme strutturale
Il commissario europeo agli Affari Economici Olli Rehn, esordisce a Montecitorio davanti alle Commissioni Bilancio e Affari europei con una battuta sul suo amore per la cultura italiana, in particolare per la saga italiana di Giovannino Guareschi, specchio dell'Italia del dopoguerra: "Mi piace pensare - dice sorridendo - che sia Don Camillo che Peppone avrebbero appoggiato il governo Monti...". L'Italia è un paese "vulnerabile", che "sta irrobustendo le proprie politiche", ma l'unica strada da percorrere per restituire fiducia ai mercati è quello di "garantire la crescita e fare riforme strutturali per incentivarla" invita di nuovo il nostro paese ad attuare le riforme. Erano gli anni Cinquanta, c'era il Comunismo e anche la Dc....Da allora è passato mezzo secolo ma l'Europa è ferma a quel tempo lì... La risposta - La risposta del premier, Mario Monti arriva nel comunicato finale del Consiglio dei ministri: Il governo - dice - si "impegna ad attuare il consolidamento in tempi rapidi con misure di impulso alla crescita". Il vice presidente della Commissione entra poi nel vivo delle questioni che in queste ore stanno tenendo con il fiato sospeso le economie dei paesi europei, spiega che "lo stallo nell'economia renderà ancor più complesso il miglioramento delle finanze pubbliche e questo scenario contiene rischi che potrebbero aggravarsi". Il contagio, si sta diffondendo "dai paesi periferici ai paesi core". E' fondamentale, ribadisce, "convincere gli investitori che stiamo prendendo le misure necessarie per far fronte alla crisi". Le sfide - Quanto all'Italia, continua Rehn, "ha di fronte sfide formidabili che in gran parte derivano da debolezze ben note di lungo periodo, antiche. Con il vostro sostegno - ha detto rivolgendosi ai deputati - il nuovo governo deve produrre risultati sul consolidamento di bilancio e adottare ambiziose misure per rilanciare la crescita garantendo al tempo stesso l'equità sociale". All'indomani dell'incontro trilaterale con Merkel e Sarkozy, il presidente del Consiglio continua a lavorare sulle misure promesse alla Ue. Monti respinge le polemiche di Lega e Pdl sul fatto che le misure siano state illustrate prima ai partner Ue che al Parlamento e spiega di aver riconfermato a Berlino e Parigi il "programma sulla base del suo discorso al Senato del 17 novembre scorso". Monti "riconferma" l'impegno a raggiungere gli obiettivi stabiliti in sede europea (ed in particolare il pareggio di bilancio nel 2013), identificando con chiarezza un programma di riforme strutturali equo ma incisivo da perseguire con il consenso delle parti sociali". Continuano intanto i contatti delle forze politiche con il premier per la nomina dei sottosegretari e dei vice-ministri: anche se i diretti interessati (Alfano, Bersani e Casini) smentiscono un vertice di maggioranza notturno a palazzo Giustiniani con Monti, il lavoro sul completamento della squadra di governo va avanti. I nomi dovrebbero essere noti la settimana prossima.