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L'omicida di Marta Russo insegna nel liceo della ragazza

Giovanni Scattone ha avuto una cattera nell'Università dove studiava la vittima. Lui si difende: "Sono innocente, che c'è di male?"

Lucia Esposito
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Per uno strano scherzo del destino, il professoer Giovanni Scattone, condannato per l'omicidio della studentessa Marta Russo, insegna Storia e filosofia proprio nel liceo scientifico Cavour frequentato dalla ragazza. L'ex assistente della cattedra di Filisofia del diritto, condannato in via definitiva a cinque anni e quattro mesi per omicidio colposo, ha diritto ad insegnare perché è stata eliminata la pena accessoria dell'interdizione dai pubbici uffici. Indignazione e stupore da parte dei genitori degli alunni che hanno espresso la loro solidarietà alla famiglia di Marta Russo uccis a nel maggio del 1998. La preside Tecla Sannino ha detto che c'è stato, tra gli insegnanti, uno scontro sull'opportunità della presenza dell'ex assistente universitario. Ha detto: "Pur partecipando al dolore della famiglia di Marta Russo, e condividendo la perplessita' dell'opinione pubblica in qualita' di dirigente scolastico e in qualita' di rappresentante legale dell'istituto, sono tenuta a rispettare la sentenza della Cassazione e le normative vigenti che prevedono nomine di docenti supplenti secondo le graduatorie provinciali, curate dall'Uff ambito territoriale''. Il papà di Marta, Donato, intervistato dal Fatto Quotidiano, ha detto: "Io penso che Giovanni Scattone abbia il diritto ovviamente di guadagnarsi il pane, ma non come educatore". La replica di Scattone è laconica: "Sono innocente, che c'è di male?".

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