Taglienti Baudo su Fiorello: "Enorme paraculo Come con Monti: con lui torna a vincere la Dc"
Pippo rivela il successo dello showman: "La nostalgia della Democrazia Cristiana". Poi alla Guzzanti: Sei una "rosicona"
"Fiorello è un grande paraculo. Anzi un enorme paraculo". Pippo Baudo riassume così quel 42% di share strepitosamente guadagnato dallo show 'Il più grande spettacolo dopo il week and'. Ma non si tratta di un antipatia per il personaggio, anzi, dietro alle parole di Super Pippo c'è una vera teoria sullo straordinario successo dello showman: "A renderlo unico - spiega Baudo - è la sua formula magica, normalità più senso del classico. In altre parole: se il rigore di Mario Monti, sul fronte politico, archivia il folklore berlusconiano, Fiorello è il pensionatore dei vari Grande fratello e Isole dei famosi". Insomma Fiorello come Monti in un'Italia che rimpiange la "cara Democrazia Cristiana", questa la formula vincente secondo uno dei faraoni della televisione italiana. Di teorie sul successo di Fiorello ne hanno dette , ridette e stradette ma questa non si era ancora sentita. E infatti "l'ho inventata io", direbbe Pippo. "La Dc manca a tutti" - "Piaccia o non piaccia - spiega lo storico conduttore tv - è il ritorno della cara Democrazia cristiana. Nessuno ha il coraggio di dirlo, ma mancava a tutti. E non solo per ciò che è successo a palazzo negli ultimi anni: è la nostalgia dell'Italia spensierata e benestante che avevamo negli anni Sessanta. Non è un caso, che Fiorello sbaragli evocando quel mondo: lui innova senza innovare, reinventa al posto di inventare. E così, alla fine, porta in salvo anche mamma Rai, che del varietà è la culla naturale". Eppure c'è chi non la pensa come Baudo e, al netto di ogni tipo di teoria, giudica il programma di Fiore semplicemente "noiosissimo" come Sabina Guzzanti. "E' la solita storia della volpe e l'uva - spiega Pippo, che non le manda certo a dire -. I colleghi, mi rivolgo a Sabina, vanno rispettati sempre. E ancora di più se dissenti da quello che propongono". Ma se alla Guzzanti dà della rosicona, anche a Fiorello non risparmia un appunto: "Ciò premesso, le critiche rimangono sacre: anche quando colpiscono il mio amico Fiorello. Altrimenti, visto lo share, si rischia il consenso bulgaro".