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Scatta la caccia all'ultima finestra

Monti spaventa l'Italia. Riforma della previdenza, le ipotesi allo studio fanno scattare l'assedio agli sportelli Inps: "Mi dimetto ora?".

Andrea Tempestini
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La premiata ditta Monti-Fornero valuta tutte le ipotesi per mettere mano al sistema della previdenza. I lavoratori sono terrorizzati per l'inseguirsi di diverse ipotesi, ancora tutte da verificare. Tra le misure, il possibile blocco dei pensionamenti d'anzianità, l'aumento dei requisiti fino a quota 100, una stretta su chi ha 40 anni di contributi. Il risultato? Le persone valutano la possibilità di fuggire dal lavoro: è scattata la caccia all'ultima finestra disponibile. Il popolo del lavoro valuta le informazioni e fa due calcoli. Il dubbio - Molti hanno già preso una decisione: scappare. E' invece assalito da maggiori dubbi chiunque sia già in possesso dei requisiti per la pensione d'anzianità, la celebre quota 96, o chi questa quota stia per raggiungerla. Il dubbio: continuare a lavorare fino a raggiungere i 40 anni di contributi oppure i 65 anni d'età per la pensione di vecchiaia, oppure lasciare il prima possibile. La paura è quella di vedersi aumentare le soglie d'età sotto il naso, ma anche quella di dover incassare un assegno più leggero. Più pensioni pubbliche - Segnali ineludibili arrivano dal pubblico impiego, su cui ha già pesato il blocco degli stipendi, lo slittamento della buonuscita, l'incremento dell'età di vecchiaia per le donne. Così, nei primi 11 mesi del 2011, le pensioni liquidate nel pubblico impiego sono aumentate del 7,3% rispetto allo stesso periodo del 2010: in termini numerici sono passate da 54.610 a 58.624. Contributivo per tutti? - Uno degli altri nodi è quello dell'importo della pensione. Nel caso in cui arrivasse il contributivo pro rata, restare più anni al lavoro frutterebbe meno rispetto al calcolo retributivo. Il problema riguarda soprattutto i lavoratori più anziani (che avevano più di 18 anni di contributi nel 1995): stando alla riforma Dini conservano il più vantaggioso sistema retributivo, ma se si passasse al contributivo pro-rata per tutti, come vorrebbe il ministro Fornero, scatterebbe uno svantaggio in termini economici. Nessuno, comuqnue, ha ancora ben chiaro che cosa vorrà fare il governo tecnico. La certezza, però, è che si dovrà pagare: chi può, insomma, prova ad entrare il prima possibile nel mondo delle pensioni...

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