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Sulle pensioni si accelera Ecco cosa cambia subito

Il ministro Formero: "Le riforme in gran parte sono già state fatte, ora servono tempi rapidi". Le misure che potrebbero essere inserite a giorni

Andrea Tempestini
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La riforma delle pensioni "è già stata largamente fatta, ma necessita di tempi più accelerati", rispetto a quelli che erano stati previsti. Così il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, nella sua prima uscita pubblica all'assemblea della Confederazione nazionale dell'artigianato. Secondo la ministra, per uscire dalla crisi, l'Italia deve puntare su elementi di forza, come il risparmio delle famiglie e l'imprenditoria. Per quel che riguarda il sistema previdenziale, la Fornero ha così indirettamente confermato che una serie di provvedimenti potrebbero essere inseriti già nella manovra correttiva in agenda per i primi giorni di dicembre Che cosa cambierà - Come potrebbe cambiare il sistema previdenziale nel brevissimo termine? Alcuni elementi, infatti, potrebbero essere anticipati già alla manovra correttiva che l'esecutivo vorrebbe varare prima del Consiglio Europeo del 9 dicembre (per quel che riguarda il paccheto organico di misure il governo vorrebbe approvarlo entro la fine dell'anno). Così, nell'arco di 15 giorni, si potrebbe decidere per l'anticipo al 2012 del meccanismo di aggancio all'aspettativa di vita e del percorso per elevare la soglia di vecchiaia delle donne nel settore privato. E' possibile, anche se l'immediata attuazione risulta più difficile, che nel decreto venga inserito il contrbutivo pro-quota per tutti a partire dal prossimo gennaio (leggi nell'anatomia della stangata scritta da Libero le cifre di come incide sulle pensioni l'introduzione del contributivo pro-quota). Infine non è da escludere che nel primo pacchetti di provvedimenti che varerà il governo Monti in tema di previdenza possa essere anticipata dal 2013 al 2012 la quota 97 - somma dell'età anagrafica e contributiva - per i pensionamenti di anzianità. Vi è poi un'opzione meno gettonata, ovvero il blocco di un anno della finestra d'uscita. Dopo la prima serie di misure si aprirebbe un confronto con le parti sociali, il cui obiettivo è un'intesa sulla flessibilità in uscita da 63 a 70 anni. Capitolo successivo, inoltre, sarà quello relativo alla stretta sulle pensioni di invalidità e sulla reversibilità. "Rigore finanziario" - La Fornero, nel suo primo intervento pubblico, non ha però parlato solo di pensioni, ma ha voluto snocciolare i principi fondamentali che "rappresenteranno l'azione di questo governo e del mio ministero". I capisaldi? "Rigore finanziario, equità degli interventi e crescita". Il rigore, secondo la ministra, £deve essere associato a uno stile d'azione improntato sempre alla sobrietà" e "i sacrifici devono essere calibrati alla capacità di singoli e gruppi di supportarli, perché non possono più essere i deboli a sopportare la parte peggiore dei sacrifici". Messaggio a Fiat - Per quel che riguarda il mondo del lavoro, la Fornero ha detto che "le grandi imprese non devono abbandonare il Paese": chiaro il riferimento al Lingotto. "Da sempre - ha proseguito la ministra - Fiat rappresenta un simbolo di capacità produttiva e di identità nazionale", e il governo "sta seguendo con grandissima attenzione il caso". Poi una battuta sulla sicurezza sul lavoro: "La sicurezza deve rimanere e resterà centrale nell'azione del governo, è un mio impegno".

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