Sulle pensioni novità in vista anche su invalidità e reversibilità
Non solo contributivo. Nel piano di Monti-Fornero di revisione del sistema sono previste scremature
La riforma del sistema previdenziale che ha messo in cantiere Mario monti non prevede soltanto il contributivo per tutti e il superamento dell'anzianità con il nuovo meccanismo flessibile che prevede disincentivi e bonus per l'uscita tra i 63 e i 70 anni. Tra le novità del piano che sta mettendo a punto il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ci sarebbero anche criteri più selettivi per l'attribuzione delle invalidità che prevedono possibili riduzioni degli assegni nei confronti di chi già ha diritto ad altri trattamenti previdenziali. Sarebbe inoltre prevista una sorta di scrematura delle reversibilità che terrebbe conto del 'monte-detrazioni'. Matrimoni di comodo - Per quel che riguarda la reversibilità, per il 2012 è già prevista una novità derivante da una vittoria parlamentare della Lega Nord: da gennaio scatta la stretta per i casi in cui il matrimonio sia contratto tra soggetti di età superiore a 70 anni e la cui differenza anagrafica sia superiore a vent'anni. Un esacmotage, insomme, per depotenziare i matrimoni di comodo tra furbetti. Forse già a dicembre - Il pacchetto su cui lavora la Fornero contiene inoltre alcune opzioni alle quali Monti potrebbe ricorrere già con la manovra correttiva in agenda per i primi giorni di dicembre. Tra le misure, l'anticipo al 2012 del meccanismo sull'aggancio alla speranza di vita, l'immediato innalzamento della soglia di vecchiaia delle lavoratrici private, il blocco di un anno della finestra di uscita dei pensionamenti. Revisione dei coefficienti - Altre novità potrebbero arrivare circa il diritto alla pensione del superstite, il cui importo è legato ai coefficenti di trasformazione. I coefficenti, inoltre, dovrebbero essere aggioranti anche sull'andamento del Pil, sulla base delle probabilità di sopravvivenza per singola età e genere, sulle probabilità di lasciare famiglia per età e genere. L'istruttoria di Istat e ministeri del Lavoro ed Economia per la revisione dei coefficienti sarà completata soltanto il prossimo febbraio.