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Monti non ha la bacchetta magica: su lo spread. Borse contrastate

Il differenziale arriva a quota 510 punti base e poi scende fino a 490. Piazza Affari in altalena

Andrea Tempestini
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La bacchetta magica di Mario Monti pare spezzata. Sui mercati è un mercoledì ad alta tensione: l'attenzione sullo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi è altissima. Nei primi minuti di contrattazione il differenziale che misura il livello di rischio tra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi è salito a 510 punti base, livelli che avevano costretto Silvio Berlusconi alle dimissioni per lasciare campo libero a Mister Europa, il professor Monti. Successivamente il premio di rendimento è sceso, tornando sotto quota 490 punti. Lo spread tra i Bonos spagnoli e il Bund, invece, è salito a 476 punti base. Lo spread relativo agli Oas di Parigi è arrivato a 170. Le Borse - Apertura contrastata anche per le Borse europee. Milano ha comunque inziato le contrattazioni al di sopra di quanto indicato da futures: dopo circa 20 minuti di scambi l'indice Ftse Mib lottava per la parità lasciando lo 0,09%, mentre l'All Share perdeva lo 0,13 per cento. Successivamente gli indici tornavano sopra la parità, per poi scendere nuovamente: intorno alle 12.30 il Ftse Mib lasciava lo 0,22%, mentre l'All Share lo 0,32 per cento. Nel resto d'Europa negativi anche gli altri principali indici: Londra lasciava lo 0,62%, Francoforte lo 0,23%, Parigi 0,41 punti percentuali.

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