Schiaffo dell'Ue a De Magistris "Napoli è una vergogna"
Il commissario europeo all'ambiente: "Ci vorranno 20 anni per smaltire i rifiuti a Napoli". Ma De Magistris nega l'evidenza
Meno male che Luigi De Magistris aveva dichiarato che "l'emergenza rifiuti è ufficilamente finita", osannando i suoi meriti nella risoluzione dell'annosa vicenda. Perché quanto sentenziato dal commissario Ue all'ambiente Janez Potocnik davanti alla commissione petizioni dell'Europarlamento, è tutt'altro che rassicurante: "La situazione in Campania è una vergogna che va avanti da anni e per cui non ci saranno soluzioni veloci". Ora, dato che le due tesi sono pressochè opposte, quì c'è qualcuno che mente. Su chi camuffi la realtà non ha dubbi Potocnik che non tarda a dar ragione del fallimento: "C'è stata una malagestione" nel procedimento di smaltimento dei rifiuti che ha fatto sì che "i problemi si sono accumulati" al punto che "nessuno può essere fiero di quello che è successo nella città e ci vorranno almeno 20 anni per smaltire i rifiuti ammassati. E' spaventoso". "Non ci sono scuse" - "Io non penso che ci saranno soluzioni veloci", ha ribadito Potocnik davanti alla commissione dell'Europarlamento presieduta dall'eurodeputata pdl Erminia Mazzoni. Poi avverte: "Bruxelles ha già inviato all'Italia una notifica formale nell'ambito della procedura d'infrazione ma posso garantire che continueremo a seguire la situazione da vicino". D'altra parte, però, "anche se si dovrà trovare una soluzione complessiva e che richiede tempo al problema della gestione dei rifiuti", non si possono comunque tralasciare le misure più elementari, come la raccolta differenziata, "soluzioni che devono essere messe in atto e in fretta, non ci sono scuse per i ritardi". Giggino nega l'evidenza - Eppure, anche di fronte all'evidenza delle dichiarazioni, l'ex pm De Magistris non molla e passa al contrattacco: "Tutto quello che il Comune doveva fare in tema di rifiuti lo sta facendo e, anzi, fa di più". Poi precisa: "Quello che dovevamo fare lo stiamo facendo in collaborazione con la Regione e la Provincia, ma per quanto riguarda il piano lo si deve chiedere al presidente Caldoro che intrattiene i rapporti direttamente con Bruxelles, avendo ritenuto di intrattenerli direttamente come presidente della Regione Campania".