Monti in giro per l'Europa Pronta la stangata da 25 mld
Il premier a Bruxelles incensa la Ue mentre i mercati ci puniscono. La gaffe: "L'Italia potrà andare a fondo". La sua manovra ci costerà l'1,5% del Pil
Mario Monti in visita a Bruxelles giura di fronte al Vecchio Continente, primo riferimento del governo tecnico imposto dalle bizze dello spread e delle Borse, mentre le stesse Borse e lo stesso spread continuano a sparare ad alzo zero sul nostro Paese. "L'Europa non ci dà dei vincoli, l'Europa - ha spiegato il presidente del Consiglio - è nata per risolvere i problemi che possono gravare sulle spalle dei giovani in futuro". E per risolvere questi problemi servono delle manovre, e su queste manovra trapelano i primi conteggi: il premier ha pronta una super stangata. Secondo le prime stime, tra Ici, Iva e tasse il pacchetto di misure con cui accontentare l'Europa messo a punto dal professore di Varese costerà agli italiani 25 miliardi di euro, l'1,5% del prodotto interno lordo nazionale. Il punto è che evasione e pensioni hanno lunghi tempi di incasso: più semplice, dunque, agire subito sulle tasse. E la Borsa ci bastona - Nella conferenza stampa congiunta con Barroso, Monti ha proseguito: "Il nostro sforzo non è un adempimento buurocratico, ma lo facciamo perché ci serve per migliorare. Il programma del Consiglio europeo sarà il punto di partenza della nostra azione - ha proseguito -. Lo sforzo del mio governo sarà mettere l'Europa al centro del nostro sviluppo e della nostra azione": una vera professione di fede nei confronti del Vecchio Continente. In parallelo, però, i mercati hanno continuato a bastonare il nuovo governo tecnico: nuova gioranta di forti vendite a Piazza Affari (l'indice principale ha lasciato l'1,54%) mentre lo spread si è pericolosamente riavvicinato a quota 500 (ha chiuso a 490 punti base rispetto al bund tedesco). La gaffe - Monti ha proseguito sottolineando che "farò di tutto per mantenere un consenso ampio" grazie alla convergenza delle forze politiche nel parlamento italiano per far fronte alla crisi. "Grazie al consenso più ampio e al clima meno conflittuale - ha proseguito - credo che potremo andare avanti più incisivamente per quanto riguarda le riforme strutturali". Poi la gaffe del premier: "Credo che potremo andare a fondo", ecco lo scivolone di Mario Monti: al suo fianco Barroso se ne accorge e sorride. Così la correzione del Presidente del Consiglio: "In senso buono, cioè essere più incisivi". Monti ha poi ringraziato "il precedente presidente del Consiglio", ovvero Silvio Berlusconi, poiché è stato il primo artefice della sua nomina alla presidenza del Consiglio. Barroso: "Sfide enromi" - Nel corso del suo intervento il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, ha spiegato che "l'Italia ha davanti sfide enormi ma superabili", anche se resta "in una situazione difficile". Barroso ha poi aggiunto che Monti "ha la mia piena fiducia e stima" e ha "l'autorità per guidare l'Italia". Barroso ha continuato sottolineando che il nuovo esecutivo tecnico ha "una responsabilità storica" per far superare all'Italia questo momento di crisi", ma che "certo non si aspetta miracoli o cambiamenti magici" della situazione attuale. "L'Italia - ha concluso - deve proseguire gli sforzi per riguadagnare la fiducia degli investitori". L'agenda e gli incontri - Il premier italiano in precedenza ha incontrato il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso per una colazione di lavoro. Successivamente la conferenza stampa e l'incontro con il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy. Nel corso della colazione con barroso Monti non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Per giovedì è in programma un vertice trilaterale tra Germania, Francia e italia. Una nota dell'Eliseo ha spiegato che si tratterà di una "riunione consacrata alla preparazione dei prossimi appuntamenti europei", come il vertice di Bruxelles del prossimo 9 dicembre. Sarkozy, continua la nota, "accoglierà giovedì 24 novembre a Strasburgo la cancelliera Angela Merkel e il presidente del Consiglio italiano, Mario Monti, per una riunione consacrata alla preparazione dei prossimi appuntamenti europei".