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Ma la patrimoniale sarebbe un vero e proprio suicidio

La tassa non darebbe introiti consistenti e lascia dubbi anche sotto il profilo dell'equità. Colpisce i risparmiatori e non chi i soldi li ha spesi

Lucia Esposito
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Pubblichiamo un estratto dell'articolo del vicedirettore Franco Bechis "La patrimoniale è un autogol". L'integrale potrete leggerlo su Libero quotidiano. La ricchezza delle famiglie italiane ammonta a 9.448 miliardi di euro. Siccome ci sono 860 miliardi di passività (mutui casa e prestiti vari), la ricchezza netta è di circa 8.600 miliardi di euro. Di questa la maggiore parte (4.823 miliardi) è nel mattone. La stragrande maggioranza degli italiani possiede una casa. Ad abitare in casa di proprietà è il 68,7% delle famiglie italiane (il 21,4% è in affitto e il 9,3% occupa una casa in modo gratuito per vari motivi). È un indicatore di ricchezza, ma solo fino a un certo punto. Perché il 72,7% dei proprietari ha casa in un comune con meno di 20 mila abitanti e il valore del suo mattone non è certo altissimo: 1.686 euro a metro quadrato. Attenzione, dunque, perché la tassazione deve tenere conto di questa ricchezza, e non delle bandiere sventolate. In più solo il 17,3% delle famiglie italiane abita in più di 120 mq: il valore medio della abitazione posseduta è di 212.979 euro, e su parte di questo valore insistono mutui bancari. Ci sono poi le attività finanziarie delle famiglie. Nel 2010 ammontavano a 3.644 miliardi di euro lordi a fronte di 921,8 miliardi di passività. Nette sono quindi circa 2.700 miliardi. Di questa somma circa 1.100 miliardi sono di depositi e conti correnti bancari o postali. Circa 700 miliardi sono impiegati in riserve tecniche di assicurazione su cui è assai rischioso aumentare la pressione fiscale. Non resta moltissimo, e su quel che resta è già stata elevata (esclusi 196 miliardi di titoli di Stato) la tassazione sui capital gains dal 12,5 al 20%. Non c'è base imponibile per fare grandi calcoli sulla patrimoniale. Darebbe introiti non particolarmente consistenti e anche sotto il profilo dell'equità lascia molte perplessità. Perché certamente la patrimoniale colpisce la formica e non la cicala. Colpisce certamente il capo famiglia con reddito dichiarato (e già tassato), risparmio accumulato ( e già tassato) con grandi sacrifici, investimenti poco alla volta fatti per lasciare magari una casa per ciascun figlio. E non sfiora nemmeno chi i soldi se li è spesi in Italia o all'estero tutta la vita in donne, champagne e viaggi.

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