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Folli La sinistra adesso fa causa al Cavaliere: "Ha abolito l'Ici, per questo deve pagare"

Incredibile boutade dei pasdaran anti Silvio. Radio Popolare e la rivista Valori raccolgono firme per danni contro l'erario: class action

Andrea Tempestini
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Silvio Berlusconi si è dimesso, ma a qualcuno non basta ancora. I pasdaran anti-Cav - in verità è una piccola iniziativa estemporanea - non paghi, si raccolgono per la più assurda delle azioni legali: una class action contro Silvio Berlusconi. Basta su quali presupposti? Sul fatto che abbia governato, come era stato legittimato a fare dal voto popolare, un diritto a cui ha rinunciato sotto i colpi dello spread e dei mercati. A Milano, Radio Popolare e la rivista Il Valore, hanno cominciato a raccogliere adesioni per poi presentare un esposto alla Corte dei Conti a carico dell'ex premier. Le motivazioni - Andrea Di Stefano, direttore di Valori e promotore dell'iniziativa insieme all'emittente radiofonica, prova a giustificare l'iniziativa premettendo che "non si tratta di una vendetta", una dichiarazione a cui è difficile credere. "Chi ha ricoperto ruoli istituzionali di quel livello - tuona - non può sottrarsi a certe responsabilità". E così via, all'attacco per il ponte sullo stretto di Messina e sui 450 milioni che l'Italia potrebbe pagare se l'opera non venisse realizzata. Ma tra i punti della class action, un'azione legale collettiva assorbità dal sistema giudiziario anglosassone, ve n'è uno assolutamente grottesco. I promotori, infatti, agiscono anche perché l'abolizione dell'Ici avrebbe prodotto un danno di tre miliardi e mezzo per le casse dello Stato. Insomma, se a togliere una tassa è Silvio Berlusconi, per gli irriducibili dell'astio contro il Cavaliere, la decisione diventa un reato...

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