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Gli indignati di Wall Street: giorno in piazza, notte in suite

Il NY Times becca due leader della protesta: dormono in una stanza extralusso da 700 dollari. "Avevamo bisogno di una doccia"

Giulio Bucchi
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Il pomeriggio in piazza al freddo newyorkese, la sera nelle suite di hotel a cinque stelle di Manhattan, stanze extra-lusso da 500 o 700 dollari a notte. Indignati sì, ma col cachemire. E' la doppia morale del movimento Occupy Wall Street, che da mesi sta movimentando la politica americana e non solo con la sua condanna alla spregidicatezza delle banche, delle multinazionali, dei governi, creando non pochi imbarazzi ai democratici e al presidente Barack Obama, che per un po' ha simpatizzato con i manifestanti prima di cogliere la vanità della protesta. Protesta che si è via via sgonfiata, finendo poi nel ridicolo dell'ultimo scoop del New York Times: due leader di OWS, il 24enne Brad Spitzer (manager rampante della multinazionale della consulenza finanziaria Deloitte, altra ironia della sorte) e il 35enne Peter Dutro (artista nonchè cassiere del movimento, che conta su 500mila dollari di donazioni), sono stati beccati al W Hotel. Sistemazione ben più agiata e comoda rispetto a quella di decine persone che passano la notte a Zuccotti Park e dintorni in sacco a pelo. "Ero stanco e avevo bisogno di una doccia - ha spiegato Spitzer -, la camera l'ho pagata con i miei soldi". Prima di andare a dormire, al tepore della sua stanza, un ultimo gesto di solidarietà verso i compagni di lotta: "Ho girato per le chiese e per i rifugi di fortuna dove gli altri ragazzi trascorrono la notte, ho portato cibo e bevande calde. Poi sono rientrato in hotel perché ero stanchissimo". 

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