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L'agenda di Monti: domani vola a Bruxelles

L'agenda di Monti: oggi il decreto "Roma Capitale", domani incontro con Barroso e Rompuy. Giovedì vertice con Merkel-Sarkozy

Nicoletta Orlandi Posti
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La nuova era Monti parte fattivamente oggi. Il Primo Consiglio dei ministri "operativo" fissato per lunedì mattina alle 12 ufficialmente si dovrà occupare del decreto su "Roma Capitale", quello che stabilisce i poteri che dovrà avere il nuovo ente e dunque in prospettiva il nuovo status della Capitale. Il provvedimento scade proprio oggi e la decisione del Cdm servirà per non fare restare lettera morta il lavoro sin qui compiuto. In realtà durante questa riunione Monti delinearà ai ministri le priorità programmatiche, senza però indicare misure specifiche. L'intenzione è poi quella di fare un giro di tavolo ascoltando i pareri di tutti e assegnando a ciascun membro del governo una scaletta con le priorità su cui lavorare. I ministri avranno tempo fino a venerdì di elaborare le loro proposte di intervento e poi riferirle allo stesso Monti. Mentre i ministri svolgeranno i compiti assegnati il neo presidente del Consiglio ricevuto dai principali partner del Vecchio Continente per avere un "contributo di idee" sulla situazione dell'euro e della crisi che minaccia l'eurozona. Un'occasione, ha spiegato l'ex professore della Bocconi nel corso di una conferenza stampa, "per formarmi un'idea”. Si inizia martedì 22, quando Monti si vedrà a Bruxelles con il presidente della Commissione europea José Manuel Durao Barroso (per un pranzo) e successivamente (alle 15) con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Saltata invece la visita al presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, "perché mercoledì non sarà a Bruxelles". Giovedì 24 l'atteso vertice a tre – probabilmente un pranzo – con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, con i quali è stata confermata la determinazione “ad assumersi comuni responsabilità per la stabilità, la prosperità e il rafforzamento dell'area euro e dell'intera Unione Europea". Un incontro, ha rivelato Monti, che diventerà "permanente". "Mi è stato chiesto dai due colleghi - dovrò abituarmi a chiamarli così - di dare un contributo di idee oltre che di partecipare alla discussione che avremo a Strasburgo. "Mi è difficile dire - sottolinea - di che cosa esattamente si parlerà", ma certamente "di cose molto rilevanti per l'Eurozona". Altra data segnata in rosso sull'agenda di Monti è quella del 29 novembre. Entro quel giorno il prof vuole riuscire a varare la manovra correttiva.  Ma per le riforme strutturali, quelle su pensioni d'anzianità e mercato del lavoro si è dato qualche altro giorno di tempo: entro il 9 dicembre per il summit europeo.

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