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Da Guarguaglini a Milanese e P4: tutti i nomi delle carte

La Procura di Roma che indaga sull'Enav: centrale il ruolo dell'imprenditore Di Lernia, parlò della casa di Tremonti in via Campo Marzio

Giulio Bucchi
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Il nome chiave nell'inchiesta romana sull'Enav che ha portato ad altri tre arresti è Tommaso Di Lernia. Sconosciuto ai più ben noto in certi ambienti che contano nella Capitale: imprenditore, è lui ad aver rivelato agli inquirenti che a pagare l'affitto della famosa casa dell'ex ministro Giulio Tremonti in via Campo Marzio, nella capitale, era Angelo Proietti, titolare della società Edil Ars che aveva curato la ristrutturazione dello stabile, di proprietà del consigliere di Tremonti e deputato Pdl Marco Milanese. Un filone che ha portato poi al fascicolo sulla cosiddetta P4. E ancora: negli interrogatori di questa estate, Di Lernia aveva riferito che Tremonti avrebbe ceduto alle pressioni del dirigente Finmeccanica Lorenzo Cola per confermare ai vertici dell'Ente Pierfrancesco Guarguaglini. Di Lernia ha fatto ripetutamente il nome anche di Guido Pugliesi, l'ad Enav finito in manette questa mattina, sabato 19 novembre. Pugliesi avrebbe parlato a Di Lernia delle pressioni di Milanese per far lavorare Proietti, "l'uomo che mi dà - parole di Milanese - 10mila euro al mese per pagare l'affitto di Tremonti". In ballo, per Proietti, c'era un appalto con la Selex Sistemi Integrati di Marina Grossi, moglie di Guargaglini. Un corto circuito di rapporti di favore che, secondo la Procura, non porta solo all'Ente, ma direttamente nel cuore della politica e dei finanziamenti illeciti. L'indagine su Milanese e quella, fresca, del segretario amministrativo Udc Giuseppe Naro ne sarebbero la prova.

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