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Moraliste La Carlucci snocciola la sua verità: "Ho abbandonato il Cav per le sue battute"

Rivela il perchè del 'tradimento'. "Quella frase sui ristoranti pieni...". Poi confessa: "Anche io avevo firmato la lettera anti-Cav"

Costanza Signorelli
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Da stella di Fininvest a 'traditrice', da berlusconiana della prima ora a capa dei voltagabbana. Così Gabriella Carlucci è diventata Gabriella Iscariota per via di quella decisione di lasciare il partito del Pdl, proprio nel momento più difficile e delicato della vita politica del Cavaliere. E senza nemmeno una telefonata all'allora premier, nonchè amico di lunga data. Così il 7 novembre la Carlucci è passata all'UdC. E per la prima volta dopo il "tradimento" confessa al settimanale Io donna le ragioni della sua scelta. Cosa l'ha convita a cambiare partito? "Quando Berlusconi ha detto che i ristoranti sono pieni". E perchè non ha parlato con Silvio e se ne è andata senza dire nulla? "Perché tanto avevo già deciso". Un colpo basso per il Cavaliere perchè al di là del voltafaccia politico, quello di Gabriella è stato anche il 'tradimento' di un rapporto di amicizia che durava da una vita. Quella cattiva ironia - La Carlucci racconta di come il Pdl si sia messo di traverso alle sue proposta politiche: "Sul progetto della Legge quadro sugli spettacoli dal vivo sono stata osteggiata dal mio partito e appoggiata dalle opposizioni". E poi: "L'anno scorso il Pdl non mi voleva sindaco di Margherita di Savoia, in Puglia. Ci sono gli articoli di giornale che lo dimostrano". Dunque Gabriella è passata all'Udc perchè si sentiva ostacolata dal suo partito? Anche. Ma il mal di pancia di Gabriella va ben oltre. "Quando Berlusconi ha detto che i ristoranti erano pieni, non potevo più girare per Margherita di Savoia. Io so che c'è crisi perché sono sindaco: vedo le banche che non danno soldi, le aziende che licenziano". Quindi era un problema proprio con Berlusconi? Pare di si. E confessa: "Anche io avevo firmato la lettera del 3 novembre - quella che chiedeva un allargamentod della maggioranza alias un passo indietro dell'allora premier - ma Isabella Bertolini mi ha tolta perché ero la più nota. Mi ha detto: qui finisci ammazzata. Gabriella giudica la scelta di Berlusconi di fare un passo indietro "un atto di responsabilità". Ma scava scava il vero pensiero è che vi sia stato "un patto tra gentiluomini in cambio di un passo indietro". Un esempio? La Carlucci cita la Severino alla giustizia ma lo fa con cutela: "Non userei il termine di concessioni. L'idea è che non subisca aggressioni".

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