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Nuove vendite a Piazza Affari Parigi, spread oltre quota 200

Milano negativa al pari degli altri listini continentali. Vendite su bancari e industria Francia, il differenziale a livelli record

Andrea Tempestini
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Al secondo giorno di vita del governo di Mario Monti gli occhi restano puntati sui mercati. Per Piazza Affari è stata un apertura all'insegna della volatilità con gli indici che, dopo un avvio in rosso rientravano in territorio positivo per poi riscendere in calo. Poco prima delle 11, così, l'indice principale Ftse Mib lasciava lo 0,97%, mentre il complessivo All Share lo 0,93 per cento. Successivamente i corsi ribassisti si sono ampliati e intorno alle 13 sia il Ftse Mib sia l'All Share perdevano 1,36 punti percenutali. Veleggiavano in territorio negativo anche le altre principali piazze Europee, con Londra che lasciava l'1,35%, Francoforte l'1% e Parigi l'1,36 per cento. Vendite sui bancari - Il listino italiano, al pari degli altri continentali, era nervoso in attesa delle aste di titoli di stato francesi e tedeschi, oltre che per i dati macro su disoccupazione e costruzioni che arriveranno nel pomeriggio dagli Stati Uniti. A Piazza Affari vendite sui bancari: Intesa, dopo l'addio di Corrado Passera entrato nella squadra di governo di Monti, perdeva l'1,63 per cento.  Male anche Mediaset, Telecom e Impregilo, tre titoli con cali attorno ai 2,5 punti percentuali. Titoli di Stato - Sul fronte dei titoli di Stato, poco dopo l'apertura dei mercati il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti risaliva sopra i 530 punti pase. Ma a preoccupare ancora di più erano i livelli da record a cui restava lo spread relativo ai titoli di Stato spagnoli e francesi, rispettivamente a 476 e 193 punti. Successivamente i titoli di Stato francesi hanno sfondato la quota dei 200 punti basi, un livello che non era mai stato raggiunto prima, una cifra tonda che spaventa.

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