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Quella vecchia intervista in cui Monti diceva evviva il Cavaliere

Nel 2005 il premier spiegava: "Berlusconi? Un uomo di prorompente cordialità. Provo simpatia. Con lui ho facilità di dialogo"

Andrea Tempestini
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L'intervista risale al 30 giugno del 2005, e fu pubblicata dal settimanale L'Espresso. Chi scriveva, Stefania Rossini, spiegava che "il Monti privato somiglia così tanto al Monti pubblico che è difficile separare il funzionario rigoroso dal marito devoto, l'economista dal padre di famiglia, il presidente della Bocconi dal tifoso del Milan". Almeno il Milan, insomma, lo unisce al suo predecessore alla presidenza del Consiglio, Silvio Berlusconi. O anzi no. Già, perché un po' a sorpresa, scorrendo quella vecchia intervista, si scopre che tra il Cavaliere e Super Mario, almeno a detta del secondo, c'era sincera simpatia. "Un uomo di prorompente cordialità" - "Incarichi a parte, com'è il suo rapporto personale con Berlusconi", chiedeva la giornalista. "Di simpatia - rispondeva Monti senza esitazioni. Non abbiamo mai avuto difficoltà di dialogo nelle non numerose occasioni in cui ci siamo incontrati. E' una persona di prorompente cordialità". Evidentemente spiazzata, la giornalista dell'Espresso calcava la mano rilanciando: "Non è facile immaginarla mentre, a tavola, ride alle barzellette del premier". E allora Monti replicava: "Ma si sbaglia. Anche se sono incapace di ricordarle e di raccontarle, le barzellette mi piacciono. E Berlusconi ha una vera arte in questo genere. Se poi la mette in mostra con altri capi di governo - chiosava Monti -, non so. Non è il mio girone".

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