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E la sinistra è già spaccata Vendola critica il governo

Nichi: "E' difficile non percepire segni di continuità con il passato". Il leader di Sel così boccia tutto il lavoro del Pd

Andrea Tempestini
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Pochi minuti dopo le nomine dei ministri Nichi Vendola distrugge la sinistra e quel Partito Democratico che ha lavorato sodo per il governo di Mario Monti, quel Pd guidato da Pierluigi Bersani che non ha voluto nomi politici nel nuovo esecutivo. "Scorrendo la lista dei ministri, a prescindere dall'autorevolezza e dalla competenza delle singole personalità, è difficile non percepire segni di continuità con il passato", scrive il leader di Sinistra e Libertà sulla bacheca del suo profilo di Facebook. "Il passato che resiste" - Secondo il presidente della Regione Puglia, nella lista dei ministri si scorge "un passato che resiste, che dura, che potrebbe tornare a danzare, con le sue ombre, attorno al senatore Monti, sia pure su un palcoscenico bonificato dagli eccessi dell'avanspettacolo a cui eravamo abituati dalla precedente gestione". Secondo il leader di Sel, che nei suoi commenti si perde nei consueti bizantinismi, "tuttavia ci riserviamo di esprimere un giudizio compiuto e sgombro da preconcetti dopo aver ascoltato quelle dichiarazioni programmatiche, da cui l'Italia si aspetta una radicale discontinuità, nel senso dell'equità e della giustizia sociale". Ma intanto un giudizio lo ha espresso: a Nichi, teorico alleato di Bersani, questo governo e il lavoro del Pd non piace affatto.

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