Gianfranco, ultima giravolta: Berlusconi leader
Gianfranco ha capito che con il Terzo Polo non andrà lontano e tenta il riavvicinamento: "Basta con le divisioni..."
L'ultima giravolta di Gianfranco Fini lo riporta a destra. Il leader di Fli, dopo un anno in trasferta a fare il paladino anti-Cav di Bersani e compagni, sente nostalgia di casa e caduto Berlusconi non poteva esserci momento più opportuno per la riconciliazione con i suoi ex (vecchi?) amici. L'invito del sindaco di Roma Gianni Alemanno, ex Msi e An, a visitare una stazione della metropolitana, un'intervista conciliante a Gr Parlamento sul Pdl, un colloquio telefonico con Silvio Berlusconi dimissionario. Soprattutto, parole nuove, aperture: «Non avrebbe molto senso continuare a rivangare il passato e addossare l'uno all'altro delle responsabilità». Ancora: «Adesso molti mi dicono “avevi ragione tu”. Ma io apprezzo di più quelli che ti danno ragione nei momenti difficili. E credo che Berlusconi la pensi come me». Un crescendo: «Una fase si è aperta, ma come sarà quella nuova si vede sempre dopo. La dimissioni di Berlusconi segnano la fine di un momento. Non so cosa sia il berlusconismo, ma so che Berlusconi continuerà ad essere un leader politico di primissimo piano, né si può pensare che dalla sera alla mattina sia consegnato ai libri di storia». E infine la dichiarazione di rinnovato amore. Gianfranco Fini cerca casa. Non quella di Montecarlo. Cerca casa politica. Anche lui ha capito che vive in affitto e che il titolare del contratto non è lui. Ha caapito che col Terzo Polo non va da nessuna parte. E medita il trasloco. Ecco allora che fa manovre di riavvicinamento al centrodestra. Dopo tutto lui è un veterano delle giravole: era il delfino di Almirante, numero due del Msi, divenne il numero due di Berlusconi. Dicevano che sarebbe stato il suo successore. Molti a partire dallo stesso Cavaliere non ne sono mai stati troppo convinti. Ora, a voler essere larghi di manica, è il numero due di Casini.