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Moratti-Irvine, rissa in disco Niente accordo in tribunale

Prima udienza a Milano per il figlio di Letizia e l'ex pilota Ferrari, accusati di lesioni e minacce all'Hollywood: altro rinvio

Giulio Bucchi
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Niente conciliazione stragiudiziale tra Eddie Irvine e Gabriele Moratti. L'ex pilota della Ferrari e il figlio di Gianmarco e Letizia Moratti sono stati protagonisti di una rissa avvenuta nel privè della discoteca Hollywood la notte del 20 dicembre 2008. Moratti Junior è accusato di lesioni gravi e minacce con l'aggravante dei futili motivi, mentre l'ex pilota irlandese per lesioni gravi. Questa mattina la prima udienza del processo a sei mesi dall'avvio, che doveva permettere alle parti di trovare un accordo e stracciare le reciproche querele, estinguendo il rischio di condanna. Il processo però, come comunicato dall'avvocato difensore di Moratti, il legale Michele Saponara, è stato rinviato dal giudice della decima sezione penale Paolo Torti al 30 gennaio, quando comincerà l'istruttoria dibattimentale con i primi testimoni. In base a quanto ricostruito dal pm Giulio Benedetti, quella notte Irvine è stato colpito da Moratti con pugni alla testa che gli hanno causato la rottura del timpano. Il pilota irlandese ha ipotizzato con gli investigatori che a scatenare l'ira di Moratti sia stata la gelosia nei confronti della ex che aveva cominciato a frequentarlo. Moratti risponde inoltre di minacce, perché Irvine sostiene di aver ricevuto telefonate in cui gli diceva in inglese che lo avrebbe raggiunto a casa per picchiarlo. Da parte sua Gabriele Moratti ha denunciato di essere stato colpito dal pilota con un bicchiere in faccia e di aver rischiato di perdere la vista.

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