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Monti è stato nominato Ora occhio al portafogli

Il professore accetta con riserva: dopo le consultazioni torno al Colle. Napolitano: serve responsabilità. In arrivo la stangata su pensioni e patrimoniale

Andrea Tempestini
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Terminato il tour de force delle consultazioni (leggi le posizioni dei partiti e le condizioni poste dal Pdl), durate nove ore, il presidente della Repubblica ha nominato  Mario Monti presidente del Consiglio. Il professore di Varese è giunto al Quirinale intorno alle 19.10.  Pochi minuti prima delle otto ha parlato: ha detto che " l'Italia per l'Unione deve essere sempre più elemento di forza e non di debolezza. L'Unione europea di cui siamo stati fondatori e dui cui dobbiamo essere protagonisti. I nostri sforzi sono finalizzati a riprendere il cammino della crescita, lo dobbiamo ai nostri figli, dobbiamo dare loro un futuro concreto di dignità e speranza. Mi accingo a questo compito con profondo rispetto del Parlamento e delle forze politiche. L'Italia può superare la crisi con uno sforzo comune. Ritornerò dal Presidente della Repubblica quando sarò in grado di sciogliere la riserva con cui ho accettato. Le voci circolate, che io ho avuto poco tempo per leggere, attinenti ai tempi e ai nomi sono di pura fantasia. Per quanto riguarda i tempi opererò con i tempi dell'urgenza, più brevi possibili. Penso che per lavorare presto e bene vi saluto e vi ringrazio per l'attenzione". L'intervento di Napolitano - Dopo aver conferito l'incarico a Mario Monti, il presidente della Repubblica ha parlato dell'importanza di recuperare fiducia in Europa: "E' giunto momento della prova. Non è tempo di sterili recriminazioni e faziosità, serve un clima serenità e reciproco rispetto. Operiamo per il bene comune: per fare uscire il Paese dalla crisi. Questo credo è ciò che Italia si augura. Il tentativo che oggi propongo è difficile dopo anni di scontri nella politica nazionale e di inascoltati appelli alla moderazione e a una maggiore coesione su scelte di fondo, ma rispettando le posizioni di tutti e le decisioni che spetteranno al parlamento confido che si voglia incoraggiare nell'incarico di formare il nuovo governo il senatore, professor Mario Monti, personalità sempre indipendente ed estranea alla mischia politica, con competenze che ne fanno una figura ampiamente rispettata in Europa e negli ambienti internazionali. Non si tratta di operare nessun ribaltamento del risultato delle elezioni del 2008, né all'impegno di rinnovare la democrazia dell'alternanza. Si tratta soltanto, a tre anni e mezzo dall'inizio della legislatura, di dare vita a un governo che possa unire in uno sforzo straordinario, che l'attuale emergenza esige". Persa la sovranità - Il disegno è compiuto. L'inquilino del Colle è riuscito a imporre il nome che a suo volta gli era stato imposto dall'Europa, anche se in verità, come ricorda il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, nel suo editoriale di domenica 13 novembre, "nessuno ha ancora capito che cosa succederà, chi sia e cosa voglia Mario Monti". La gente sabato sera si è riversata in strada per festeggiare le dimissioni di Berlusconi, ma "chi brinda - prosegue Belpietro - non si rende conto di cosa è successo". L'Italia infatti ha appena perso la sovranità nazionale "con la rinuncia degli italiani ad esercitare la loro sovranità sulla politica". I partiti e Camera e Senato sono stati completamente scavalcati. Giorgio Napolitano, sottolinea il direttore, pare aver ascoltato solo "i leader europei, Merkel, Obama, Sarkozy e Van Rompuy". Occhio al portafogli - Forse non c'era altra soluzione. Di sicuro, però, c'è che le persone "dopo aver gioito per la cacciata del Caimano, avranno modo di dolers. Se il governo tradurrà in pratica quanto richiesto dall'Europa e dai mercati - conclude il direttore -, in poco tempo potrebbe venir imposta per via breve la riforma delle pensioni, con l'innalzamento immediato dell'età pensionistica". Ma non solo: verrebbe stravolto il mercato del lavoro "con conseguente abolizione dell'articolo diciotto". Verrà ridotta la spesa: "E ciò significa sfoltimento degli organici e contenimento, se non tagli, agli stipendi". E infine, "per non farsi tacciare di essere amico dei padroni e affamatore dei più deboli, Monti vedrà di controbilanciare i provvedimenti con una bella patrimoniale". Insomma, occhio al portafoglio...

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