L'agenda giudiziaria del Cav Prima udienza: 21 novembre
Non essere più premier riduce gli impedimenti: fino alla fine dell'anno molti appuntamenti alla Procura di Milano
L'agenda giudiziaria di Silvio Berlusconi a novembre e dicembre prevede una lunga serie di udienze. Date che erano già state fissate ma di certo il fatto di non essere più presidente del Consiglio ridurrà gli 'impedimenti' ad essere presente in aula. La prima data segnata sull'agenda del pool di legali guidati da Longo e Ghedini è il 21 novembre. Forse già a gennaio la prima sentenza, quella del caso Mills. Se nella maggior parte dei casi Berlusconi dovrà comparire in veste di imputato, il 9 dicembre sarà in aula a Milano come testimone. Il processo è quello contro l'ex direttore di 'Oggi' Pino Belleri che nel 2007 pubblicò alcune foto di Antonello Zappadu, che ritraevano il premier nel parco di Villa Certosa con alcune ragazze. Il giudice della quarta sezione penale di Milano aveva invitato i legali del premier, parte civile nel processo, a proporre una rosa di date possibili per acquisire la sua testimonianza anche a Palazzo Chigi. Il giudice poi aveva chiesto ai legali anche di valutare semmai la possibilità che venisse sentito a Milano in una delle date 'in cui pensa di presenziare in altri procedimenti' a suo carico. Visto che Berlusconi ha rassegnato le dimissioni, i suoi legali venerdì scorso hanno manifestato al disponibilità di Berlusconi a partecipare all'udienza a Milano. Caso Ruby - Tra novembre e dicembre Berlusconi dovrà comparire in aula anche per il processo Ruby, dove è accusato di concussione e prostituzione minorile. Il Cavaliere, secondo l'accusa, ha avuto rapporti sessuali con l'allora minorenne Karima el Marough, in arte 'Ruby Rubacuori'. La ragazza è stata invitata più volte ad Arcore in occasione di presunti festini a luci rosse. Berlusconi inoltre, quando Ruby nella notte tra il 26 e il 27 settembre 2010 è stata fermata per un furto, ha telefonato più volte a funzionari della Questura di Milano e ha fatto pressioni perché che la ragazza, invece di essere affidata ad una comunità, venisse consegnata alla consigliera regionale Pdl Nicole Minetti. Il Cavaliere dovrà comparire in aula il 23 novembre, il 2 e il 12 dicembre. Questo processo si prescriverà nel 2025. Il 21 novembre ci sarà la prima udienza del filone del processo Ruby che vede imputati il direttore del Tg 4 Emilio Fede, l'ex agente dei vip Lele Mora (in e la consigliera regionale Nicole Minetti. Tutti e tre devono rispondere di induzione e favoreggiamento della prostituzione e prostituzione minorile. L'inchiesta milanese ha infatti messo in luce che i tre imputati avevano un ruolo chiave nell'organizzazione delle feste del premier. Lele Mora individuava le ragazze da invitare, Emilio Fede, secondo i pm, le selezionava e la Minetti si occupava delle giovani ospiti del premier sotto il profilo organizzativo. L'intercettazione - Un ulteriore procedimento, quello relativo alla pubblicazione dell'intercettazione tra Giovanni Consorte e Piero Fassino relativa al tentativo di scalata di Bnl da parte di Unipol, vede coinvolto Silvio Berlusconi. All'ex numero uno di Unipol Consorte, Fassino, allora segretario dei Ds, chiedeva 'Allora abbiamo una banca?' riferendosi a Bnl. La telefonata è stata pubblicata sulla prima pagina de 'Il Giornale', di proprietà della famiglia Berlusconi, nonostante non fosse ancora agli atti dell'inchiesta aperta sulla vicenda dalla Procura di Milano. Uno scoop che ha creato un grave danno d'immagine a Fassino e ai Ds, sconfitti da Berlusconi e dal centrodestra nelle elezioni politiche del 2006. Il 5 dicembre prenderà il via davanti al giudice per le indagini preliminari Maria Grazia Domanico l'udienza preliminare a carico di Silvio Berlusconi. Nonostante la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura nei confronti del premier, il gip Stefania Donadeo ha disposto l'imputazione coatta. Toccherà ora al gup Domanico stabilire se Berlusconi dovrà essere processato per concorso in rivelazione di segreto d'ufficio o se archiviare la sua posizione. Per la stessa vicenda, Paolo Berlusconi, fratello del premier è già stato rinviato a giudizio (il processo inizierà il 10 gennaio).Gli imprenditori Eugenio Petessi e Roberto Raffaelli, titolari della società che ha effettuato l'intercettazione, hanno patteggiato la pena, mentre Fabrizio Favata, che ha messo in contatto i due imprenditori con i fratelli Berlusconi, è stato condannato con rito abbreviato.