In arrivo il governo dei bocconiani
Monti lavora alla lista dei ministri: sono dodici, molti docenti dell'Università di Milano. Ma tra i tecnici c'è anche Amato
L'intenzione di Mario Monti è di salire al Quirinale questa sera con una lista di ministri già pronta. Dodici nomi, quasi tutti tecnici. In queste ore, a Palazzo Giustiniani, sta mettendo a punto la squadra del suo governo che sarà composta prevalentemente da tecnici del Nord. Pochissime le indiscrezioni trapelate. All'economia c'è in pole position Guido Tabellini, professore di economia alla Bocconi, ma Monti potrebbe mantenere l'interim. Il Rettore della Cattolica, Lorenzo Ornaghi, è candidato a prendere la poltrona di Mariastella Gelmini. Il bocconiano Carlo Secchi potrebber andare al ministero dello Sviluppo, Cesare Mirabelli, ex presidente della Consulta e potrebbe andare alla Giustizia. Gianni Letta che Berlusconi avebbe come vicepremier ha fatto un passo indietro: il suo posto potrebbe essere preso da Enzo Moavero, capo di gabinetto di Monti in Europa. Giuliano Amato un politico (vicino al Pd) ma considerato tecnico potrebbe andare al Viminale o alla Farnesina (quest'ultima è l'ipotesi più accreditata) in alternativa c'è il diplomatico Giampiero Massolo, attualmente segretario generale del Ministero. Un altro nome che circola per il Viminale è quello dell'ex prefetto di Roma, Carlo Mosca. Al Welfare potrebbe andare Carlo Dell'Aringa, professore alla Cattolica. Alla Difesa sembra assodato il generale Rolando Mosca Moschini . Al ministero dell'Agricoltura potrebbe invece arrivare Federico Vecchioni, ex presidente di Confagricoltura, considerato vicino a Luca Cordero di Montezemolo. Per la Cultura si fa il nome di Paolo Baratta, che però ha dichiarato di voler restare presidente della Biennale. Per lo Svilupposi fanno i nomi dell'attuale presidente dell'Antitrus Catricalà, Gnudi ma anche di Emma Marcegaglia. Monti sarebbe alla ricerca di un nome femminile. Per giorni è circolata l'ipotesi di Emma Bonino che tuttavia sarebbe stata esclusa in quanto politica. Da qualche ora circola il nome di Luisa Torchia, docente di diritto amministrivo all'Università Roma Tre alla pubblica amministrazione.