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La Lega è già all'opposizione. Maroni: Nessun appoggio a Monti

Il ministro detta la linea del Carroccio: Non faremo parte del nuovo esecutivo. La maggioranza dev'essere quella del 2008

Lucia Esposito
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La Lega Nord è già all'opposizione."Nessuna retromarcia. La Lega non farà parte del nuovo esecutivo".  A dirlo però non è Umberto Bossi ma Roberto Maroni - che così si legittima come nuovo leader- che smentisce le indiscrezioni su una disponibilità del Carroccio a sostenere l'ipotesi della formazione di un governo di centrodestra. Nel suo ultimo appuntamento da ministro durante la cerimonia di conferimento del titolo di città al comune di San Martino di Lupari, in provincia di Padova, il ministro Maroni, a proposito di un esecutivo di emergenza nazionale che secondo lui dovrebbe esser guidato da Angelino Alfano aggiunge: "Vedremo quello che succederà in vista delle elezioni, però è chiaro che per costruire un nuovo patto nulla sarà scontato, ogni punto dovrà essere ridiscusso". "Percorso pericoloso" - La sua posizione è chiarissima: "Se la maggioranza è la stessa del 2008, semmai allargata a quelli che intanto sono andati via, noi ci stiamo. Se è diversa siamo fuori. In democrazia  è necessario ci sia l'opposizione e questo faremo, anche perchè riteniamo pericoloso che ci sia un' opposizione fuori dal Parlamento. L'unica opposizione sarebbe nelle piazze, un rischio troppo alto". Sul federalismo - "Il federalismo non è ancora completato, ma il processo è avviato e io sono fiducioso". Così il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha tirato un bilancio della sua attività. "Abbiamo avviato il processo per trasformare il nostro Stato in un sistema federale dove i comuni e i sindaci siano il pilastro fondamentale del nuovo Stato. Ma il processo è stato solo avviato. Certo non ho mai preteso che bastasse un decreto, ci vuole tempo perchè ci sono tantissime resistenze da una parte e dall'altra in un sistema che ha buttato e sta buttando via tanti soldi, un sistema clientelare".

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