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Primo ok a maxiemendamento. Ue: "Misure entro domenica"

Palazzo Madama approva con 156 voti la legge di stabilità. Sabato alla Camera. Van Rompuy spinge: "Massima urgenza"

Andrea Tempestini
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Il ddl stabilità, alias la legge finanziaria - comprensiva del maxiemendamento che raccoglie il pacchetto anti-crisi che l'Europa ci impone - ha ottenuto il via libera del Senato: 156 voti favorevoli, 12 contrari e un astenuto. L'ultimo atto formale promesso da Silvio Berlusconi è stato approvato a Palazzo Madama, e sabato passerà all'esame di Montecitorio, segnando la fine dell'esecutivo guidato dal Cavaliere: con tutta probabilità, domenica verranno ufficializzate le dimissioni di Berlusconi. Nel frattempo l'Unione europe tiene alta la pressione sul Belpaese. Il presidente Van Rompuy ha fatto sapere che nel pomeriggio di venerdì incontrerà Napolitano, e ha sollecitato l'Italia ad appoggiare le misure necessarie entro il weekend. Di seguito tutti i provvedimenti contenuti nel maxiemendamento, il 'cuore' del ddl stabilità che ha passato la prima approvazione. Pensioni - Nessuna stretta clamorosa sul fronte previdenziale. Il Governo  conferma l'obiettivo di raggiungere un'età   minima di pensionamento comunque non inferiore a 67 anni al 2026. Una mezza blindatura, in linea con le richieste della Ue e della Bce. Dismissioni - I proventi netti derivanti dalle cessioni   dei beni immobili pubblici sono destinati alla riduzione del debito   pubblico. In vendita anche il 20% delle carceri e delle caserme. Ed entro 3 mesi dall'entrata in   vigore della legge saranno individuati «i terreni a vocazione   agricola, non utilizzabili per altre finalità istituzionali, di   proprietà dello Stato» per la cessione ai privati. Carburanti - Nuovi aumenti nel 2012: l'aliquota sulla   benzina e sul gasolio sono  fissate a 614,2 euro e a  473,2 per mille litri di prodotto; a decorrere da gennaio 2013  a 614,7 euro e a 473,7 per mille litri di prodotto. Diventa strutturale, poi, il bonus fiscale per i distributori. Statali - Una delle novità più clamorose è la mobilità per gli statali in esubero. E,   per coloro che non vengono ricollocati, scatta un'indennità pari all'80%   dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale con esclusione   per qualsiasi altro emolumento retributivo per la durata «massima» di   due anni. Dopo scatta il licenziamento se non si accetta la nuova sede. Lavoro - Stop ai contributi per i primi 3   anni di contratto apprendistato per i datori di lavoro che occupano  fino a nove addetti. Resta fermo il livello di aliquota del 10% per gli anni successivi. Per le donne  arriva il contratto di inserimento   nelle aree territoriali in cui è più accentuata la differenza   di genere. Sarà più facile   il ricorso al    part time con le clausole flessibili ed elastiche. Opere pubbliche - Anas cede a Fintecna tutte le   sue partecipazioni;   le aree interessate alla realizzazione della Torino-Lione  sono di interesse strategico nazionale: per i no-Tav, quindi, scatta il carcere. Nuovi incentivi fiscali per la costruzione di autostrade. Liberalizzazioni - Per i servizi pubblici locali parte il conto alla rovescia: addio alle società dei comuni. Via alla riforma degli ordini professionali e   stop alle tariffe minime. Il tutto, entro 12 mesi. Nuovi nati - Proroga  al 2014 per i prestiti a tassi   agevolati previsti dal Fondo  credito per i nuovi nati. Burocrazia zero - Tutto il territorio nazionale diventa a «burocrazia zero»  in via sperimentale dal 2013.

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