Oggi nasce l'Italia di Balotelli Tandem azzurro Mario-Pazzini
In Polonia Prandelli carica 'l'inglese': "Vediamo cosa combinano con le torri, ma nessuna ossessione se non arriva il gol"
Aumentano i centimetri, ma la formula di Prandelli resta la stessa: palla bassa e pedalare. Questa sera contro la Polonia fuori Cassano e Rossi, infortunati lungodegenti, dentro Balotelli e Pazzini, per vedere «se anche con due torri riusciamo a sviluppare il nostro gioco». L'amichevole di stasera, dunque, avrà il compito di provare soluzioni alternative a quelli che Mazzarri chiamerebbe “titolarissimi”. Ecco allora che nell'undici di partenza, che come al solito Prandelli ha anticipato ieri, troverà spazio anche l'esordiente Abate. In porta Buffon, in difesa Abate, Ranocchia, Chiellini, Criscito; a centrocampo De Rossi, Pirlo, Marchisio; poi Montolivo dietro le due punte che saranno Pazzini e Balotelli. "SERVE CONTINUITA'" «Ho voluto dare continuità al progetto tattico proprio per capire se possiamo giocare palla bassa anche con due attaccanti di peso, senza alzare per forza il pallone - spiega il ct che aspetta di poter vedere assieme il tridente Rossi-Cassano-Balotelli -. Vederli insieme in campo è un sogno che non è stato accantonato». Prandelli si sofferma soprattutto su Super Mario, che in nazionale è ancora alla ricerca del suo primo gol: «Balotelli ha davanti un futuro straordinario, ma non deve caricarsi di responsabilità, per lui non dipende tutto da una partita, non deve cercare troppo il gol. L'ho visto più sereno e consapevole, è sulla strada della maturazione, non a caso sta facendo benissimo nel club. Una squadra, pur ben organizzata, ha bisogno di giocatori con la sua qualità. Vicino all'area di rigore la sua inventiva può fare la differenza». Una tiratina d'orecchie a Mario, però il ct la fa quando commenta il livello del campionato italiano, giudicandolo in maniera molto diversa dal suo attaccante («La A è scesa di livello, meglio la premier»). Dice Prandelli: «Stiamo recuperando molto, non vedo un declassamento». BARZAGLI A CASA Il ct parla anche dell'avversario di questa sera, la Polonia, una sorta d'anticipo dell'europeo del prossimo anno. «È una squadra organizzata, che con la Germania ha fatto vedere cose interessanti. Voglio vedere all'opera una squadra generosa». Quando Prandelli si siede in sala stampa non si parla solo di nazionale e di calcio giocato. Impossibile non chiedere al ct un giudizio sulle sentenza di Calciopoli. «La sentenza di primo grado della giustizia ordinaria non l'abbiamo commentata, nel gruppo azzurro. È l'atteggiamento migliore, finché non ci sarà l'ultimo grado di giudizio». Notizie dal ritiro: ieri è tornato a casa Andrea Barzagli. Lo juventino ha lasciato il ritiro di Coverciano dopo le cure fisioterapiche della mattina. Il difensore ha subito una lieve contrattura (con ematoma) al polpaccio sinistro e dopo la visita fatta dal professor Enrico Castellacci, ha lasciato il ritiro. Barzagli, infatti, non giocherà nemmeno martedì a Roma contro l'Uruguay. Sono amichevoli, la considerazione di Prandelli, e non vale proprio la pena di rischiare un giocatore impegnato poi in campionato. Al contrario sarà della partita l'altro acciaccato, il difensore nerazzurro Ranocchia che ha recuperato dal problema all'adduttore e ieri si è allenato regolarmente con il gruppo. di Fabio Rubini