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Tonino e i due maschi nel letto Battuta sui gay, finisce in croce

Il leader Idv sul governo di larghe intese: "Due uomini nello stesso letto non posso stare, non fanno figli". Insorgono gli omosessuali

Lucia Esposito
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Le dichiarazioni di Di Pietro al direttore di Libero Maurizio Belpietro durante La telefonata su Canale 5 hanno fatto infuriare il Pd per motivi politici, ma anche la comunità gay. In questo caso sotto accusa c'è una frase di Tonino: "Due uomini nello stesso letto non possono stare, non fanno figli". Il leader Idv si riferiva all'eventuale convivenza tra lui e Bersani. E via alla bagarre. "No al governo tecnico", guarda il video di Maurizio Belpietro su Libero Tv Comunità in rivolta - "Per Di Pietro il governo Monti di larghe intese sarebbe un governo gay. Magari, diremmo noi. Vuol dire che farebbe qualcosa anche sui diritti civili, visto che anche su quelli l'Italia è fuori tempo massimo". Parte subito all'attacco Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center. "Di Pietro sembra candidarsi a un'opposizione non solo più a sinistra del Pd, ma forse un po' più a destra di Berlusconi, rubandogli la scena dell'eterosessimo berlusconiano della gnocca". Il tema delle unioni gay non è da sottovalutare, visto che è una delle bandiere libertarie sventolate da Bersani e Vendola. E Di Pietro. Il leader Idv "chiarisca le sue parole infelici" sul matrimonio tra maschi, chiede Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay. Scuse imbarazzate - Non passano molti minuti e Di Pietro prova a correre ai ripari: "Chiedo profondamente scusa alla comunità Lgbt (lesbiche, gay, bisex e transgender, ndr). La mia è stata una battuta assolutamente infelice ma involontaria. Ribadiamo tutto il nostro impegno nel campo della lotta per i diritti civili e le libertà individuali e proseguiremo la nostra battaglia in Parlamento in tal senso". "Bene le scuse - lo punzecchia l'alleata democratica Anna Paola Concia -. Vorrei però fargli notare simpaticamente che anche il patto di Vasto potrebbe essere considerato un'unione omoafettiva, dato che i segretari dei tre partiti del centro sinistra sono tutti maschi".

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