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"Non vuoi più il cane? Uccidilo" Perugia, proposta politica choc

Membro del consiglio provinciale di Perugia propone una puntura letale da 50 euro per liberarsi dei cuccioli indesiderati

Costanza Signorelli
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Se hai un cane di cui ti sei stufato o che, per diverse ragioni, non puoi più tenere la soluzione è semplice: sopprimilo. In questo modo si potrà risolvere quell'annoso problema dell'abbandono dei cani. Recita più o meno così la proposta choc del consigliere provinciale di Perugia, Giancarlo Carocci (di Umbria Tricolore, partito di estrema destra nato il 6 ottobre scorso). Una boutade, un errore, un fraintendimento? Nel senso Carocci non voleva dire questo, c'è stata un'incomprensione. Niente affatto. Le sue parole sono raccolte in un'intervista video della rubrica 'Voce agli animali' della trasmissione 'Mia' di Umbria Tv. E' lo stesso Carocci che davanti ai microfoni articola la proposta: "Si va da un veterinario e con una spesa di 40-50 euro fare una puntura: l'animale non soffre, ci sono meno spese per i Comuni e nessuno lascerebbe gli animali in giro". Inutile dire che di fronte a tale barbarie si sono scatenate le ire delle associazioni animaliste con tanto di petizione online per chiedere le dimissioni del consigliere. Guarda il video su LiberoTv: "Non volete più un cucciolo? Uccidetelo" Le scuse - Vista la legittima polemica che si è scatenata in relazione alla proposta, giungono tempestive le scuse del consigliere: "Le numerose reazioni di vasti settori del mondo animalista e non solo, che hanno fatto seguito a una mia dichiarazione – afferma – mi inducono a scusarmi con tutti per aver usato inopportune espressioni che, in verità, hanno superato e distorto il mio stesso pensiero". Ma per l'Ente nazionale protezione animali (Enpa) non basta chiedere venia e così ha dato mandato al proprio legale di denunciare il consigliere per istigazione a delinquere. "Giancarlo Carocci – sottolinea l'Enpa – ha un incarico istituzionale. Ciò presuppone che egli sia aggiornato sulle normative del nostro Paese. Ma visto che per sua stessa ammissione non è così, gli consigliamo, di iscriversi a un corso full immersion di diritto, prima di ingegnarsi con proposte tanto balzane quanto fantasiose".

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