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Presi 2 dipendenti Mediaset "Spacciavano droga a Segrate"

Lo stesso pm del caso Ruby precisa: gruppo è completamente estraneo a vicenda, anzi è parte lesa. Una giornata di perquisizioni

Lucia Esposito
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Due dipendenti Mediaset sono stati arrestati questa mattina con l'accusa di spaccio di droga nell'azienda ma anche nel mondo dello spettacoloo. I militari del Nucleo Investigativo Carabinieri di Milano hanno arrestato tredici persone. Stando a quanto si apprende in manette sono finiti anche un paio di tecnici Mediaset, ma gli investigatori sottolineano che l'azienda è totalmente estranea alla vicenda e che è parte lesa nell'indagine. La droga, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe circolata anche in alcuni uffici delle sedi Mediaset a Segrate e Cologno Monzese. L'operazione, tuttora in corso, prevede l'esecuzione di alcune decine di perquisizioni in Milano ed hinterland. . "Si trattava di una rete di spaccio al minuto, gli arrestati si procuravano la droga all'esterno, cocaina e hashish, per poi spacciarla anche all'interno degli uffici Mediaset", spiega Antonino Bolognani comandante del nucleo investigativo dei Carabinieri di Milano. Domenico Molle e Damiano Foschi, dipendenti Mediaset nei reparti tecnici, avevano messo in piedi, secondo l'accusa, una rete di spaccio all'interno del luogo di lavoro "conclamata e ripetuta nel tempo". A Nicolò Ghinzani, dipendente tecnico negli uffici di Cologno, è stata contestata la detenzione di circa 60 grammi in un cassetto. Il gip Antezza, come riferito dal legale di Ghinzani, avvocato Agostino Crosti, ha convalidato l'arresto senza senza accettare la richiesta di misura cautelare in carcere riconoscendo la non pericolosità del soggetto come spacciatore, in quanto semplice assuntore abituale. Una decisione che si rifà a medesima ordinanza del gip D'Arcangelo.

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