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A Milano dov'è morto il 12enne: il parcheggio resta selvaggio

Sabato la tragedia del bambino travolto da un tram in via Solari. Oggi altra doppia fila e auto in sosta sul mazzo di fiori

Giulio Bucchi
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Dopo il dolore, la vergogna. Milano s'interroga sulla sicurezza stradale dopo che sabato sera un bambino di 12 anni, Giacomo Scalmani, è morto travolto da un tram. Il ragazzino è stato sbalzato dalla bicicletta mentre percorreva via Solari: all'improvviso la portiera di un'auto parcheggiata in doppia fila a poca distanza dalla corsia del tram 14 gli si è aperta davanti, facendolo cadere proprio nel momento in cui passava il mezzo pubblico. La ragazza seduta sul sedile posteriore della Yaris, una 29enne di Treviglio, e il conducente del tram sono stati denunciati per omicidio colposo. Il quartiere domenica ha denunciato lo stato di estrema pericolosità della via per ciclisti e motociclisti, a causa del parcheggio selvaggio che impedisce una normale circolazione. Le auto sono spesso parcheggiate in doppia fila e addirittura a pochi metri dai tratti di corsia preferenziale, mettendo talvolta a rischio la circolazione degli stessi mezzi pubblici. Vergogna a Milano: un'auto parcheggiata sui fiori per Giacomo. Le foto Senza rispetto - Dal dolore alla vergogna, si diceva. Perché questa mattina alla chiesa di Santa Maria del Rosario, a 300 metri dall'incidente mortale di sabato, si è celebrata la messa funebre per il piccolo Giacomo. Lì davanti, attaccato all'albero di fronte al quale ha perso la vita il bambino, c'è un mazzo di fiori. Ma di rispetto non c'è traccia. Un auto ha parcheggiato esattamente sopra il mazzo, tanto che un passante ha invitato il proprietario a spostare la macchina dimostrando almeno un po' di sensibilità. Come documentano le foto pubblicate su Facebook da una residente del quartiere, la situazione non è affatto cambiata all'indomani della tragedia: gli automobilisti continuano a parcheggiare in doppia fila, come se nulla fosse accaduto.

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