Michelle Obama tutta dieta e orti E se andasse a lavorare?
La first lady Usa ha l'ossessione per la linea presidenziale e ha messo a stecchetto Barack. Pontifica tanto, pure troppo...
Camicia blu con maniche rimboccate, sullo sfondo un cespuglio di foglie verdi, in mano un cesto di verdure e ortaggi. Appare così la first lady americana, Michelle Obama, sulla copertina di “American Grown”, il libro che ha appena finito di scrivere, «per invogliare gli americani a mangiar sano», che uscirà il prossimo 10 aprile (edito da Random House), in piena campagna elettorale. Un'ossessione quella di Michelle Obama, che traduce con lo slogan: uscite di casa e coltivate il vostro orto. Un messaggio poco vicino al pensiero politico di Barack Obama. Un tempo i ricchi e i nobilastri si dedicavano all'hobby del giardinaggio, oggi è molto più glamour coltivare melanzane e zucchine. Ma non tutti se lo possono permettere: bisogna avere il tempo e soprattutto possedere un fazzoletto di terra dove piantare gli ortaggi. L'arrivo alla Casa Bianca di Michelle ha destato più clamore per la sua passione per finocchi e pomodori che per altro. Tant'è che nel suo libro la firts lady racconta la storia dell'orto biologico che ha fortemente voluto appena messo piede nei giardini della Casa Bianca, dove trascorre la maggior parte del tempo. Certo, stare all'aria aperta e occuparsi di patate e ravanelli è sempre meglio che lavorare. Tra l'altro questo tipo di passatempo risulta essere un ottimo antistress. E Michelle di stress ne deve avere davvero tanto con tutti i problemi che ha, a cominciare dalla preoccupazione di come arrivare a fine mese. C'è un altro aspetto dello slogan della signora Obama che poco si sposa con la politica del marito. Il suo consiglio di mangiare sano e biologico non tiene conto che il cibo biologico se lo possono permettere solo i ricchi per quanto è costoso. Se davvero volesse occuparsi del benessere degli americani Michelle dovrebbe impegnarsi a far scendere i prezzi di quei prodotti tanto sani e incontaminati. L'ossessione di Michelle è cominciata dopo essere diventata first lady. Tutti ricordiamo le sue rotondità alle prime apparizioni in pubblico. Colpa dei tubini rossi, come quello indossato per la cena in onore del Presidente cinese Hu (molti giornali per l'occasione hanno titolato: il ritorno alla Casa Bianca dei fasti dell'era Reagan), dove appunto per lo charme e la cura dei dettagli dell'evento la First Lady è apparsa in un folgorante abito di seta rosso, con alcune applicazioni di petali neri, disegnato da Sarah Burton, della maison dello stilista inglese Alexander McQueen, scomparso lo scorso anno. Forse Michelle intendeva rendere omaggio all'importante ospite. «La scelta di Michelle – scriveva il Times – aveva come obiettivo quello di glorificare il rosso dei comunisti». Sarà per quel vestito rosso che Michele si è messa a dieta e ha messo a dieta pure il marito, a cui ha tolto il piacere di hamburger e papatine, tanto amati dagli americani, costringendo anche i figli a degustare foglie di lattuga per cena come fossero tutti conigli. Una vera nazista, la moglie del presidente degli Stati Uniti, che mette in riga chiunque le capiti a tiro. La sua dieta durissima Michelle l'ha imposta a tutti quelli che vivono alla Casa Bianca, servitù e cani compresi. Dall'estate a oggi, i quattro chef che lavorano al 1600 di Pennsylvania Ave, hanno tutti assieme perso la bellezza di 50 kg. Susie Morrison, esperta pasticcera, ha perso 15 chili in poche settimane, mangiando frutta e verdura e andando in giro per Washington in bicicletta o a piedi. Barack Obama non vede l'ora di essere lontano da Washington per rifarsi col suo amato fast-food. E i cani costretti pure loro alle crocchette biologiche, si sono ormai rassegnati. Scodinzolano meno. di Daniela Mastromattei