Al G20 l'ok di Europa e Usa alla ricetta del Cavaliere
Cannes, Van Rompuy spiega: "Italia ha un'economia forte". Poi il braccio destro di Obama: "Cambia governo? Non i problemi". Plauso di Sarkò
Altro che caduta di governo o immobilismo. Dal G20 di Cannes, da Europa e Stati Uniti, arriva il via libera alle misure prese da Silvio Berlusconi per contrastare la tempesta dei mercati. La situazione viene inquadrata da una frase del presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy: "Non si può paragonare l'Italia alla Grecia. L'Italia ha un'economia forte, ma devono stare molto attenti e devono attuare tutto ciò che hanno promesso. Questa è una questione di credibilità, e la credibilità - ha aggiunto Van Rompuy - è cruciale per l'Italia in questi giorni". "Un buon lavoro" - E ancora il presidente del Consiglio Ue si è speso in parole d'elogio all'operato del Cavaliere: "Penso che il governo italiano stia facendo un buon lavoro con dure misure, misure di bilancio, misure che rafforzano la competitività dell'economia italiana. Abbiamo già concordato una settimana fa che la Commissione europea può monitorare l'attuazione degli impegni presi dal primo ministro italiano al Consiglio europeo della settimana scorsa, è possibile che anche il Fondo monetario internazionale seguirà motlo attentamente l'attuazione del programma. Ok dagli Stati Uniti - Poi ha preso la parola uno dei consiglieri di Barack Obama, Ben Rhodes, che con una sola frase ha messo a tacere tutti i gufi e i sostenitori del governissimo. "Se ci sono cambiamenti di governo - ha spiegato l'uomo di Obama - non cambiano i problemi del Paese". Il messaggo di Rhodes è chiaro: "Se gli Stati Uniti sono preoccupati da un eventuale caduta del governo Berlusconi? Per l'Italia vale il discorso della Grecia. Se ci sono cambiamenti di governo non cambiano i problemi del Paese". Il plauso di Sarkò - Infine ha espresso fiducia sul piano italiano anche il 'ridarolo' transalpino, Nicolas Sarkozy, che ha ricordato come l'economia italiana sia considerata "una delle più forti del mondo. Abbiamo sentito Tremonti, Lagarde, Baroin - ha continuato Sarkò -. Ho fiducia nell'economia italiana che è una delle più forti al mondo, è la terza in Europa e la settima o l'ottava al mondo, c'è una tradizione imprenditoriale notevole. Berlusconi - ha proseguito Sarkò - ci ha indicato i risultati della riunione di ieri del governo e ne abbiamo preso nota. Ma lui stesso sa bene che la questione non è il contenuto del pacchetto, ma che questo pacchetto sia attuato. Occorre lavorare con le autorità italiane e lo stiamo facendo, perché occorre dare un messaggio di credibilità al mondo intero. L'eurozona è decisa a fare il suo dovere".