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Ecopass, la rivolta dei lettori l'ennesima "gabella" di Pisapia

Centinaia di mail per fermare un provvedimento iniquo come la nuova Congestion Charge. Ecco come esprimere il tuo dissenso

Costanza Signorelli
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Come spiega il nostro Mottola nell'articolo che segue, Libero ha deciso di iniziare a raccogliere le firme contro l'Ecopass, l'ennesima "gabella" della giuta Pisapia. Per le adesioni scrivi a [email protected] Per molto meno, Letizia Moratti si era presa della scema. Il suo Ecopass sperimentale era  riuscito a far infuriare mezzo centrodestra. Sfortuna vuole che l'ex sindaco fosse nell'altra metà e che fosse lei ad avere l'ultima parola. L'intervento di Pdl e Lega   era servito solo ad alleggerire il provvedimento. Un fatto inconcepibile per Giuliano Pisapia, che  non sembra essersi saziato dopo gli ultimi “ritocchi” su  imposte e tariffe comunali. Così, dopo aver detto ai milanesi di essere costretto ad introdurre l'aliquota Irpef comunale e a portare i biglietti Atm a un euro e  mezzo  per tappare i buchi duvuti alla mancata cessione di Serravalle (che alla fine sarà regolarmente venduta), il sindaco ha deciso di trovare un altro modo per tassare i milanesi. Un sistema che non convince del tutto neanche alcuni assessori Pd, come dimostrano gli scontri di ieri in giunta. Un rinvio non determinante, comunque. La sostanza del provvedimento non cambierà. Oggi per entrare in centro pagano solo i proprietari di veicoli inquinanti. Da gennaio 2012 toccherà farlo a tutti, perfino a chi ha scelto di dotarsi di un innocuo motore Gpl. Il risultato di tutta l'operazione, per altro, è già annunciato: il ticket anti-smog non è mai servito a niente. La “zona rossa” è troppo piccola perché qualcuno noti la differenza. Rimangono solo gli svantaggi, come quello di imporre a chi sarà costretto ad avventurarsi oltre la cerchia dei bastioni ad aprire il portafogli cinque giorni a settimana. Un fatto che ha convinto i commercianti a preparare un ricorso al Tar. Non si tratta di una cattiva idea: in fin dei conti per loro, che pur in questi anni si erano muniti di furgoni meno inquinanti per portare la merce nei loro negozi, non c'è alcuna alternativa al pedaggio. E non si tratta di spiccioli. Il Comune stima un incremento delle entrate del 290%. Quasi trentacinque milioni di euro. Una buona ragione per iniziare a raccogliere firme, come già Lega e Pdl hanno deciso di fare in questi giorni con noi. di Lorenzo Mottola

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