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Il Colle scende in campo Vuole un governo tecnico

Napolitano al termine di una giornata di colloqui con le opposizioni getta la maschera e invoca "larghe intese tra forze sociali e politiche"

Andrea Tempestini
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Giorgio Napolitano getta la maschera e scende in campo. In un contesto sempre più incontrollabile a livello economico il Capo dello Stato ha passato la giornata a contattare esponenti di diverse forze politiche, tra tra i quali la telefonata col segretario del Pd, Pierluigi Bersani. In serata il presidente della Repubblica ha dichiarato che "considera ormai improrogabile l'assunzione di decisioni efficaci nell'ambito della lettera di impegni indirizzata dal governo alle autorità europee". Poi la frase che pesa come un macigno. Napolitano aggiunge che "ritiene suo dovere verificare le condizioni per il concretizzarsi di tale prospettiva in un'ottica di ampio coinvolgimento delle forze politiche e sociali". Il Quirinale prospettando larghe intese parlamentari spinge per il governo tecnico, per un governo - appunto - di larghe intese. La nota - Nella serata di martedì il Colle ha diffuso una nota in cui si informa che "il presidente del Consiglio ha confermato il proprio intendimento di procedere" con le riforme necessarie nel minor tempo possibile, e che al tempo tesso "diversi rappresentanti dei gruppi di opposizione gli hanno manifestato la disponibilità a prendersi le responsabilità necessarie in rapporto all'aggravarsi della crisi". Secondo Napolitano, "nell'attuale, così critico momento, il Paese può contare su un ampio arco di forze sociali e politiche consapevoli delle necessità di una nuova prospettiva di larga condivisione delle scelte che l'Europa, l'opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si attendono con urgenza dall'Italia". E "una prospettiva di larga condivisione", considerando il sempiterno ostruzionismo parlamentare delle opposizioni, si legge "governo tecnico".

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