Sinistra, politica tutta da ridere Prima le alleanze, poi il leader
Dopo Bersani, Franceschini: "Pensiamo agli alleati, non alle primarie". Ma ce lo vedete voi Casini con il rosso Nichi Vendola?
Nella vecchia guardia del Partito Democratico ormai lo ripetono in coro. Prima il segretario Bersani, poi - oggi in un'intervista concessa a La Repubblica - Dario Franceschini. Anche secondo il capogruppo democratico alla Camera è necessaria una "moratoria sulla leadership del Pd" perché "non si può cominciare dalla coda", spiega scimmiottando i modi di dire tanto cari al segretario. Le frasi di Franceschini sono una chiara risposta allo scalciante Renzi che - come Vendola - minaccia la 'scalata democratica': alle primarie tutti cerceranno di affondare l'affondabile Bersani, e loro due sono in pole position. Il dibattito sulla leadership - Franceschini poi prosegue: "Guardo con un misto di stupore e ammirazione quelli che annunciano di voler scendere in campo senza preoccuparsi di specificare quale sia il campo, cioè l'alleanza che si candidano a guidare. Dovremmo muoverci in un altro modo. Quello di questi giorni - continua il capogruppo - è un dibattito ricco che rischia di essere rappresentato in modo fuorviante, perché tutto incentrato sulla leadership. Mi metto nei panni di un cittadino o di un nostro elettore che vede la maggioranza di Berlusconi che perde pezzi ogni giorni, un Paese sprofondato nella crisi economica e nell'emergenza sociale, il governo che propone licenziamenti liberi. E poi vede noi persi nello scontro interno su chi farà il premier. Come se le elezioni fossero domani, come se avessimo già vinto". Politica tutta da ridere - Dunque Franceschini, proprio come Bersani, sostiene che prima del leader vadano scelte le alleanze. Una proposta quantomeno stramba, perché i democratici corteggiano tre quarti dell'arco parlamentare: sostanzialmente tutti, Pdl escluso. E' noto che la sinistra per vincere alla prossima tornata elettorale avrebbe bisogno dell'appoggio dell'Udc. Ma ce lo vedete voi Pier Ferdinando Casini con Vendola o Di Pietro? O magari il rosso Nichi e l'ex missino Gianfranco Fini tutti insieme uniti dalla crociata anti-Berlusconi? Evidentemente Franceschini sì, ce li vede. "Bisogna compiere ogni azione politica in Parlamento e nel Paese perché il prima possibile cada il governo Berlusconi - eccolo il grandioso programma dei democratici -. E bisogna - conclude Franceschini - decidere l'alleanza con cui si andrà alle prossime elezioni, che siano nel 2012 o nel 2013". E' questa la nuova politica tutta da ridere della sinistra, una politica senza precedenti: prima le allenze, poi il leader.