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Streghette, fantasmi e spiriti... Cosa c'entra Halloween con noi?

Una festa che non appartiene alla tradizione del nostro Paese. E finisce anche nel mirino dei cattolici: "La notte del relativismo"

Costanza Signorelli
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Tra la festa dei Santi e la commemorazione dei defunti, due feste che appartengono alla tradizione cattolica del nostro Paese, da qualche anno è spuntata anche un'altra ricorrenza: Halloween. Una festa molto popolare nel Nord Europa ma che c'entra poco o nulla con la nostra storia. Nell'immaginario degli taliani la notte di Halloween è nè più nè meno di una sorta di seconda edizione del carnevale: un'occasione in cui i bambini si travestono e vanno porta a porta a chiedere caramelle. Particamente un evento commerciale. In realtà anche Halloween ha una storia: è una festa celtica che risale al VI secolo a. C. e che celebrava la notte in cui gli spiriti del male  si liberavano con gli spiriti dei morti, accendevano fuochi e offrivano sacrifici. Da quando anche in Italia ha iniziato a diffondersi l'abitudine di festeggiare questa ricorrenza si è subito acceso il dilemma: Halloween nemica delle feste cattoliche dei Santi e dei Defunti? E ancora: cosa centrano spiritelli, zucche e streghe con il nostro paese? Tra le polemiche - Quest'anno però una differenza c'è. E riguarda la durezza di alcuni giudizi. Il cardinale di Bologna Carlo Caffarra ha parlato di brutta resa al relativismo dilagante" e a Torino l'arcivescovo Cesare Nosiglia ha rincarato la dose: "Tale festa non ha nulla a che vedere con la visione cristiana della vita e della morte". Perché "halloween fa dello spiritismo e del senso del macabro il suo centro ispiratore". Ma c'è invece chi al di là di un credo pensa che Halloween sia l'ennesima occasione di bombardamento commerciale, che sia una festa in realtà priva di ogni valore ma improntata unicamente a fini di lucro. Tu cosa ne pensi? Festeggerai Halloween? Dì la tua.

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