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Menagrami La maledizione di Fidel Castro Dopo Chavez e Dilma, anche Lula ha il cancro

L'ex presidente brasiliano ha un calcinoma maligno alla laringe. "Può farcela ma deve iniziare subito la chemioterapia"

Andrea Tempestini
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L'America Latina è ancor oggi terra di superstizioni, macumbe, incantesimi e strani rituali. Lasciando da parte la razionalità, si può quindi parlare di fenomeni come maledizioni che colpiscono persone legate da un destino simile. Una maledizione potrebbe essere quella che sta accomunando gli amici di Fidel Castro in tutto il continente.Quei leader politici di sinistra che lo appoggiano, lo sostengono e che più o meno ne condividono gli ideali. Si tratta di sicuro di una coincidenza, ma in molti si stanno ammalando di cancro, come è successo al Líder Máximo, o hanno avuto la terribile malattia, riuscendo con difficoltà a superarla. L'ultima vittima è l'ex presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, 66 anni, a cui è stato diagnosticato un cancro della laringe, secondo un bollettino medico dell'ospedale Sirio Libanese di San Paolo. I medici dicono che per il momento il paziente «sta bene» ma deve iniziare un ciclo di chemioterapia in regime ambulatoriale. Non solo, deve sottoporsi ad una serie di altri esami per comprendere esattamente lo stato della malattia. Lula si è sempre definito un «vecchio amico» di Fidel e nel corso della sua presidenza ha avviato una serie di investimenti di società brasiliane nell'isola cubana, da lui visitata diverse volte. Una sorte simile a quella di Lula ha riguardato la sua erede politica, Dilma Rousseff, l'attuale presidente del Brasile. Nello stesso ospedale Sirio Libanese di San Paolo, nel 2009, è stata curata anche lei, per un cancro del sistema linfatico, da cui sarebbe guarita. Quando trapelò la notizia del tumore dell'ex guerrigliera, aggravata da un ricovero d'urgenza, la sua candidatura venne messa in discussione da alcuni parlamentari del Partito dei Lavoratori (PT, la formazione di Lula), che proposero una riforma costituzionale per consentire a Lula di presentarsi in sua vece. Ma poi, con l'aiuto del suo mentore, bloccò la fronda interna. Anche lei ha instaurato un rapporto di amicizia con l'Avana. Non finisce qui. Fra Brasile e Cuba si è fatto curare, per un linfoma non-Hodgkin follicolare, il presidente del Paraguay, Fernando Lugo, detto il “vescovo dei poveri” perché ha rinunciato alla carica di vescovo per buttarsi nel mondo della politica. Fidel lo ha accolto a Cuba e probabilmente gli avrà parlato del suo cancro, mai reso pubblico dal regime comunista ma rivelato dalle dichiarazioni degli agenti della Cia. Il Lìder Màximo si comporta da anni come una sorta di consulente per leader dell'America Latina ammalati di cancro. Il più famoso è di sicuro il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, che ha scelto i medici cubani per curarsi. In questo caso è stato addirittura Fidel ad annunciargli la malattia. «Le mie figlie mi hanno detto che Fidel faceva il misterioso. L'ho visto avvicinarsi a me e mi ha detto, Chavez sono cellule maligne. In quei minuti sono stato travolto dai sentimenti, ma poi ho cominciato ad accettare questa realtà». Il presidente del Venezuela dice di essere sulla via della guarigione, mentre alcuni medici ammettono che gli restano due anni di vita. Di sicuro questi leader negli anni si sono attirati le maledizioni degli oppositori, in molti casi vittime della loro repressione. E Lula? Beh, forse dopo la battaglia che ha fatto perché un terrorista come Cesare Battisti non venisse consegnato alla giustizia italiana, qualche maledizione dal nostro Paese se la è portata a casa. di Alessandro Carlini

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