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Tutte le balle degli indignati Dagli estintori alle bottiglie

Arrestato a Pisa un altro teppista degli scontri di Roma. Fuori fanno i leoni e poi, interrogati dai pm, si difendono con scuse idiote

Carlotta Addante
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Prima fanno i violenti davanti al mondo intero e poi, nella loro stanzetta, si fingono degli agnellini. Il primo è stato Er Pelliccia che, immortalato con tanto di estintore in mano scagliato in direzione delle forze dell'ordine, ha dichiarato che stava solo spegnendo un incendio. A seguire l'esempio del "pompiere" romano, un antagonista pisano di 23 anni, arrestato ieri perchè ritratto nelle fotografie di quel 15 ottobre con una bottiglia in mano, probabilmente piena di liquido infiammabile, versata sulla camionetta della polizia. La scusa usata, questa volta, è stata: "Stavo solo versando una bevanda". Identikit - Città che vai, indignato che trovi. L'ultimo arrestato dalla polizia (per il momento i fermi sono tre) ha 28 anni e apparterrebbe al centro sociale di San Miniato ma c'è anche chi dice che si tratti di un cane sciolto. Le forze dell'ordine, che lo conoscevano già perchè si tratta di un disoccupato e consumatore di droghe leggere, l'hanno rintracciato grazie alla foto uscite sui giornali e su Internet. I carabinieri di Castelfranco di Sotto (Pisa) che si sono presentati a casa del ragazzo hanno poi trovato i vestiti che l'indignato indossava il giorno della manifestazione ma anche dei ritagli di foto dove era ritratto lo stesso teppista, conservate con cura nella sua stanza. Portato nel carcere Don Bosco di Pisa, per domani è fissata l'udienza per la convalida del fermo.  Minori ai domiciliari - Intanto per cinque minori romani denunciati per gli scontri del 15 ottobre è scattata l' ordinanze di custodia cautelare domiciliare disposta dal gip Adele Simoncelli. I ragazzi, tutti incensurati, sono accusati di resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale, nonchè di danneggiamento seguito da incendio. Gianni Alemanno - "Non basta, bisogna andare avanti e tenere la guardia alta". Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine della cerimonia per la ricollocazione della targa commemorativa a Mario D'Aleo, danneggiata dai black block. "Io non credo - ha spiegato Alemanno - che le forze dell'ordine potessero fare molto di più di quanto hanno fatto, ma per evitare che possano ripetersi episodi del genere, bisogna tenere la guardia alta tutto l'anno, non essere indulgenti con i violenti, saper sempre distinguere chi rappresenta le giuste cause sociali da chi invece vuole solo praticare violenza ed estremismo". "Mi aspetto che magistratura e forze dell'ordine - ha concluso - riescano ad assicurare alla giustizia altre persone. Roma in quella giornata è rimasta ferita e vuole essere risarcita". Per quanto riguarda i danni ai privati il sindaco ha detto: "Fino ad adesso abbiamo raccolto una serie di pratiche e tutte devono essere certificate dal punto di vista economico. Prima di parlare di un cifra precisa, bisogna ancora aspettare qualche giorno".

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