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E' Umberto Bossi super show: Fini? Rabbia di chi non conta

Il Senatùr torna sulla polemica relativa alla pensione della moglie: "Gianfranco? Solo un momento d'ira, altro che campagna elettorale"

Andrea Tempestini
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Dopo la pax siglata tra Silvio Berlusconi e l'Europa - che ha promosso il pacchetto proposto nella notte tra mercoledì e giovedì - parla Umberto Bossi, il leader leghista che con la difesa a oltranza delle pensioni ha fatto seriamente traballare il governo (e che riserva strepitosi colpi bassi all'ultimo avversario, Gianfranco Fini). "Con l'Europa ci siamo impegnati, mica potevamo spaccarla - ha spiegato -. E dall'Unione europea è arrivato un giudizio positivo". Così il leader del Carroccio parlando con i giornalisti all'aeroporto di Ciampino. Poi la bordata contro l'amico (?) Giulio Tremonti. Bossi rivendica il fatto che "ci siamo riuniti per fare questa lettera...e Tremonti si è defilato. Sono suo amico - ha aggiunto sornione -, ma Berlusconi ha i voti per fare il federalismo, e questo non l'ho dimenticato". Nel Bossi show c'è poi spazio per riparlare della rissa alla Camera di mercoledì. Secondo il Senatùr il clima da saloon non deriva dall'avvio di fatto della campgna elettorale, ma da "un momento di rabbia". Senza citare esplicitamente il presidente della Camera, Bossi riserva una colpo da applausi a Gianfranco Fini: "E' un momento di rabbia, non è la campagna elettorale. E' la rabbia di chi non conta più niente", ha sentenziato. La polemica era nata dopo le dichiarazioni di Fini a Ballarò sulla pensione della moglie del ministro delle Riforme. E sulle pensioni il leader del Carroccio ribadisce: "Uno ci va con le leggi che ci sono". Soddisfazione, comunque, per il fatto che nella lettera all'Unione europea, al contrario di quanto scrivono i giornalisti che "potrebbero per questo essere denunciati", "non è cambiato nulla". Guarda il video di Fini a Ballarò

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