Gli onorevoli ci fanno fessi Mangiano a sbafo a 11 euro
Dopo le polemiche dell'estate e le loro promesse ("pagheremo di più"), spunta uno scontrino che li smentisce ancora
La polemica sui prezzi delle mense della casta avevano tenuto banco per tutta la scorsa estate. Dopo l'ondata di disgusto per le cifre da caritas che i politici pagavano (o meglio, pagano) a Montecitorio e Palazzo Madama, la casta promise un sacrificio: "Pagheremo qualche euro in più per i nostri pasti". Promesse vane, verrebbe da dire. Già, perché su Facebook da mercoledì circola uno scontrino che testimonia come gli onorevoli (del Senato, nella fattispecie) continuino a mangiare a sbafo. La data sulla ricevuta è quella del 19 ottobre 2011: noi, ingenui, credevamo che gli auspicati rincari si fossero già abbattuti sulla mensa degli onorevoli. Eppure. Eppure... Il menù è il seguente (come testimoniato dall'immagine): trofie con asparagi e speck, tagliata con rucola, grana e aceto balsamico, ananas, torta della nonna e bevanda. Il totale? 11,41 euro. Incrdedibilmente i senatori smentiscono l'evidenza, tanto che Belisario, dell'Idv, racconta che "alla mensa una tagliata costa sui venti euro". Chi sta mentendo? La verità pare stare dalla parte dello scontrino. E francamente non interessa nemmeno andare a verificare se lo stesso menù, ad agosto, costasse un euro in meno: il prezzo resta scandalosamente basso.