Un governo con troppi assenti: due volte sotto alla Camera
Cade sulle mozioni Iribus dell'Idv e incidenti stradali: rispettivamente 3 e 1 voto di scarto. Nel Pdl: 22 assenti e 13 in missione
Governo battuto due volte alla Camera. La prima su una mozione dell'Idv sul caso Irisbus, approvata con 275 sì, 272 no e il parere contrario del'esecutivo. La seconda volta su una mozione del Pdl, in materia di incidenti stradali, respinta con un voto di scarto.E subito l'opposizione punta il dito: "Questo voto dimostra ancora una volta che il governo è liquefatto e la maggioranza alla Camera, da tempo, non c'è più" tuona Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera. A zittirlo ci pensa Marco Reguzzoni, capogruppo della Lega alla Camera: "Non è successo niente". Caso Irisbus - La mozione riguardava lo stabilimento di Flumeri in Irpinia, che appartiene alla Fiat ed è a rischio chiusura. La maggioranza è stata battuta per tre voti. Nel Pdl c'erano 22 assenti, tra i quali il segretario Angelino Alfano, Claudio Scajola e gli scajoliani Gava e Destro, e 13 in missione. Nessuna assenza invece nella Lega. Poche assenze, invece, nel Pd: i deputati del Pd erano 195 su 205. "Noi eravamo pronti a votare a favore", spiega, lasciando l'aula il capogruppo del Carroccio Marco Reguzzoni, criticando il fatto che il governo si sia irrigidito nel dare parere contrario alla mozione. Per un voto - Il governo è stato poi battuto alla Camera per un solo voto di scarto sulla mozione del Pdl sul risarcimento delle vittime di incidenti stradali su cui il governo aveva dato parere favorevole. Il testo di Mario Valducci è stato bocciato con 280 sì e 281 no. Su tutte le mozioni di opposizione il governo si era rimesso all'Aula, ed era riuscito a respingerle con un voto di scarto o addirittura in parità. Quando si doveva votare la mozione di Valducci, l'unica col parere favorevole del governo, è entrato all'ultimo minuto, a votazione aperta, Franco Barbato (Idv), il cui voto si è rivelato decisivo. Poco prima invece Barbato era stato uno degli assenti che aveva impedito all'opposizione di far andare sotto il governo.